Fermiamo la Guerra, facciamo avanzare la Pace
La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”
La popolazione civile [donne, uomini, bambine, bambini] massacrata da “armi intelligenti” usate da uomini dagli istinti primordiali che non dimenticano le armi antiche come lo “stupro di guerra”.
Città dai nomi sconosciuti come Bucha rase al suolo, devastate, ridotte a scheletri, monumenti di guerra, rinnovate Guernica.
File interminabili di profugh*che fuggono dall'orrore costretti per giorni a camminare al freddo, senza cibo né acqua. E nascosti sottoterra, al buio coloro che rimangono nelle città e nei piccoli centri. Treni, stazioni, ospedali, scuole bombardat* assieme a chi si trovava dentro.
Fosse comuni. Torture.
Lo scenario descritto non è tratto da un racconto distopico. Sono fatti veri, sono realtà di oggi. Sono gli effetti della guerra, di quella vicina a noi e di quelle lontane nello spazio e nel tempo.
La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”.
La guerra è sinonimo di violenza, di distruzione e di morte.
E noi, donne e uomini del Terzo Millennio, non possiamo abituarci alla guerra come “strumento per risolvere le controversie” come “l'uomo della pietra e della fionda”.
Non possiamo e non dobbiamo!
Accanto alle azioni fatte dai governi, alle manifestazioni di piazza, agli aiuti umanitari serve una narrazione della Pace con parole e valori da contrapporre alle armi della guerra.
Diplomazia, dialogo, riconciliazione, diritti, cessate il fuoco, ascolto, umanità, fratellanza, democrazia, tolleranza, giustizia, libertà, disarmo.
E quale momento migliore per invocare la Pace se non a Pasqua, simbolo universale di Rinascita e di Vita Nuova.
Buona Pasqua di Pace per tutto il mondo.
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