La Baby miss è... Bellissima di Serena Donigaglia Digiacomo
In Francia, da pochi
giorni, e’ attiva la legge che proibisce ai giovanissimi, inferiori
ai 16 anni di eta,’ di partecipare ai concorsi di bellezza o
sfilate di moda; pena il carcere e pesanti sanzioni. Tale legge e’
una novita’ per l’Europa, non esistono infatti precedenti in tal
senso.
In Francia, Chantal
Jouanno ,ex ministra dell’amministrazione Sarkozy, aveva proposto
una legge, resa attiva da pochi giorni che proibisce ai
giovanissimi,inferiori ai 16 anni di eta’, la partecipazione ai
concorsi di bellezza ed ai defile’ di moda. Le pene previste per i
trasgressori vanno dalle pesanti sanzioni sino alla detenzione in
carcere per gli adulti implicati.
L’onorevole Chantal
Jouanno, intervistata sull’argomento, dice che non si deve far
credere alle bambine che il loro unico valore sia la bellezza.
Eppure se ci guardiamo
intorno notiamo che la pubblicita’ televisiva, quella sulla carta
stampata, i cartelloni o i manifesti pubblicitari comunicano un
messaggio di bellezza stereotipata secondo canoni estetici ben
definiti.
La pubblicita’”
vende” la bellezza delle donne, ne vende i corpi e i volti
trasmettendo precisi ruoli,canoni ed indicazioni non verbali per dare
le coordinate della bellezza vincente.
Alle stesse bambine,
nel contesto pubblicitario, viene insegnato ad essere oggetti
sessuali, il sex appeal e un certo tipo di bellezza sono presentate
come importanti qualita’ per divenire una futura donna di successo.
Le bambine sono
pertanto costrette ad una adultizzazione precoce non avendo una
capacita’ critica e fidandosi del mondo degli adulti .
Si vuole tentare
quindi,con questa legge, che rappresenta una novita’ per l’Europa,
di limitare l’ipersessualizzazione delle bambine.
Le madri delle future
baby miss si oppongono alla legge restrittiva francese e vorrebbero
poter continuare il loro “mercanteggio”incuranti delle
conseguenze psicologiche sulle loro figlie.
Eppure la denuncia ai
concorsi di bellezza infantili e’ iniziata almeno 60 anni fa
quando,nelle sale cinematografiche,usci’ il film di Luchino
Visconti dal titolo emblematico Bellissima.
Era il 1951, Visconti
nel suo film mostrava uno spaccato sociale molto simile ,nei
concetti,nei ruoli e nelle aspettative a quello attuale tanto da far
pensare che il tempo non abbia prodotto progressi,in tal senso.
Tutt’ora esistono
svariati concorsi di bellezza per bambini anche in Italia ;guardando
on line il sito del concorso mister e miss Italia baby 2013 si notano
molte assonanze con i concetti fin’ora descritti.
Gli organizzatori del
concorso invitano i piccoli, di conseguenza i loro genitori, ad
iscriversi alla Kermesse . Puntualizzano, nel regolamento, che tutti
i bambni possono partecipare, al di la’ dell’aspetto fisico.
Paradossalmente, i
vincitori del concorso 2012 Alessio e Desire’ si presentano
attraverso un video che pubblicizza l’Evento, mettendo in risalto
proprio la bellezza che li contraddistingue.
I loro atteggiamenti
sono ammiccanti e rispondenti a certi canoni stereotipati del
successo. Sono due piccole pop star ,comunicano un preciso e voluto
modello vincente fortemente imitativo del mondo degli adulti .
Eppure Desire’ ha 8
anni ed Alessio 10.
Quasi sempre i bambini
vengono spinti verso i concorsi di bellezza dai genitori che cercano
di affermarsi attraverso di loro o pensano,erroneamente,di dargli
un’opportunita’ ,credendo di facilitare la loro vita.I genitori
sono si’ responsabili ma finche’ la televisione, la pubblicita’
e tutti i media in genere, porranno l’accento sulla bellezza intesa
come potere, come arma di successo e di persuasione nei confronti
degli altri non avremo un progresso evidente.
Rimane la speranza che
il finale del film Bellissima, rivisto oggi come allora, faccia
riflettere tanti genitori desiderosi del benessere dei loro figli.
Recita cosi’ la
grande Anna Magnani sul finale:
…”Non vi siete
divertiti, abbastanza tutti?..Non l’ho messa al mondo per far
divertire nessuno..io".
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