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lunedì 21 novembre 2022
giovedì 15 settembre 2022
Le prossime elezioni e la nostra idea di futuro
Dopo la fase delle
candidature e delle alleanze la campagna elettorale è entrata nel dibattito dei contenuti.
All'interno della
nostra associazione si discute sull'idea di futuro da costruire.
Vogliamo condividere le nostre riflessioni sulle questioni che ci sembrano importanti.
martedì 13 settembre 2022
Treccani sdogana 'architetta', 'notaia', 'medica' e 'soldata
Articolo tratto da
Il primo
'Dizionario della lingua italiana' che lemmatizza anche le forme femminili di
nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile
Architetta,
notaia, medica, soldata, chirurga: Treccani presenta il primo 'Dizionario della
lingua italiana' che lemmatizza anche le forme femminili di nomi e aggettivi
tradizionalmente registrati solo al maschile. L'Istituto della Enciclopedia
Italiana abbandona così il 'vocabolariese', per fare la 'cronaca' di una lingua
in continua evoluzione, si fa promotore di inclusività e parità di genere e al
tempo stesso riconosce tra i neologismi distanziamento sociale, lockdown,
smart-working, dad, infodemia, lavoro agile, reddito di cittadinanza, rider,
termoscanner, terrapiattismo e transfobia.
L'edizione 2022
de Il Vocabolario Treccani, si spiega, è "un progetto ambizioso e
rivoluzionario, nel quale tradizione e progresso si fondono per testimoniare i
cambiamenti socio-culturali del nostro Paese e riconoscere - validandole -
nuove sfumature, definizioni e accezioni in grado di rappresentare e raccontare
al meglio la realtà e l'attualità, attraverso le parole che utilizziamo per
viverla e descriverla".
Nella storia
plurisecolare della lessicografia italiana, quello di Treccani sarà il primo
vocabolario a non presentare le voci privilegiando il genere maschile, ma
scegliendo di lemmatizzare anche aggettivi e nomi femminili. Una rivoluzione
che riflette e fissa su carta la necessità e l'urgenza di un cambiamento che
promuova l'inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua. Cercando
il significato di un aggettivo come 'bello' o 'adatto' troveremo quindi
lemmatizzata, ovvero registrata e quindi visualizzata in grassetto, anche la
sua forma femminile, seguendo sempre l'ordine alfabetico; bella, bello; adatta,
adatto. E per la prima volta vedremo registrati dei nomi identificativi di
professioni che, per tradizione androcentrica, finora non avevano un'autonomia
lessicale: notaia, chirurga, medica, soldata. Per eliminare anche gli
stereotipi di genere – secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente
la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente
l'uomo – Treccani propone nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed
evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire
che possono essere lesivi della dignità di ogni persona.
Il lavoro di
aggiornamento della lingua italiana a cui l'Osservatorio di Treccani si dedica
senza sosta da oltre un secolo si concretizza ora in una nuova opera in tre
volumi (Dizionario dell'Italiano Treccani, Dizionario storico-etimologico e
Storia dell'Italiano per immagini) che sarà presentata venerdì 16 settembre in
anteprima in occasione della XXIII edizione di Pordenonelegge, Festa del Libro
con gli Autori.
Diretto dai
linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, Il Vocabolario Treccani è
molto più che la versione aggiornata dell'opera pubblicata nel 2018: è "lo
specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare
dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso
un nuovo e diverso utilizzo delle parole".
Non più, dunque,
nel Treccani 2022, il 'vocabolariese', quella sorta di linguaggio iniziatico
che porta a definire una semplice vite come un "organo meccanico di
collegamento, costituito da un gambo cilindrico o conico, sul quale è inciso un
solco elicoidale il cui risalto (detto filetto o verme) va a impegnarsi tra i
risalti di un solco analogo (preesistente o generato dalla sua stessa
rotazione)". Sono state, inoltre, ridotte il più possibile sia le
abbreviazioni (nessuno legge mai la lista che le spiega, e spesso vengono
reinterpretate in modo fantasioso), sia le marche d'uso (che in molti casi sono
frutto di una valutazione personale del lessicografo: capita spesso, per
esempio, che una voce o un'accezione che un dizionario qualifica come lett.,
cioè letteraria, in un altro sia giudicata disus., cioè disusata).
Sono stati
eliminati i cortocircuiti lessicografici, evitando di obbligare lettori e
lettrici a rimbalzare da una voce all'altra, in una catena di rinvii che creano
spirali senza fine: nel 'Dizionario dell'italiano Treccani' le spiegazioni di
una parola sono sempre autosufficienti, e chi legge non è costretto, per
comprenderle, a cercare il significato di un'altra parola presente nella
spiegazione stessa.
Grande spazio è
stato dato alla grammatica. Da una parte sono state riscritte tutte le voci
grammaticali, ricordando che la norma non è stabilita una volta per sempre, e
viene rimessa continuamente in discussione dall'uso; dall'altra molte voci si
chiudono con altrettante note d'uso evidenziate in rosa nelle quali sono
risolti i dubbi grammaticali più comuni legati a una determinata parola: così,
per esempio, chi consulti le voci 'latte', 'psicologo' o 'vicino' e si chieda
se si può dire i 'latti' al plurale, se la parola psicologo richieda l'articolo
'il' o l'articolo 'lo' e infine se sia meglio dire o scrivere 'vicino casa' o
'vicino a casa' troverà una risposta per ciascuno di questi dubbi.
La maggior parte
degli esempi sono tratti dall'uso reale della lingua e contemporaneamente sono
stati ridotti quelli da 'italiano in provetta', fondati su frasi artefatte che
nessuno ha mai pronunciato o pronuncerà, ma che spesso rimangono depositate nei
dizionari per inerzia. Per tutti i nuovi esempi ci si è basati su materiali
autentici tratti dalla rete, dai giornali, dalla trattatistica, dai blog, da
documenti, libri, commenti (corretti!) nelle reti sociali.
martedì 17 maggio 2022
L'altra metà del cielo, il metaforico mondo delle donne
In questo metaforico
cielo delle donne nel quale brillano oggi stelle luminose che generano forza e
segnano la strada della libertà, della dignità, della non violenza, dei diritti
sociali, economici e politici da qualche tempo si verificano turbolenze.
Strani individui
cercano di spegnere le stelle e cancellare libertà e conquiste seguite a secoli
di rassegnazione e accettazione delle ingiustizie.
Accade così che
ritornano zone d'ombra in cui le donne sono costrette ad indossare nuovamente
il burka, vengono stuprate in “guerre moderne” volute da maschi dominatori,
vengono uccise a migliaia nelle loro case da mani di uomini di famiglia, viene
negato l'accesso alle scuole alla ragazze, negato il diritto ad interrompere
una gravidanza non desiderata e in luoghi illuminati da decenni dalla stella
della pace riappare la guerra, accompagnata da parate militari retaggio
culturale di maschi guerrieri.
Le donne che hanno
conquistato lo spazio fisseranno nella profondità del cielo le stelle esistenti
mentre altre ne verranno aggiunte. Le ultime nate illuminano anche i cieli
nostrani.
La possibilità di
aggiungere ai figli ed alle figlie il cognome della madre al posto
dell'automatica attribuzione di quello paterno. Un passo avanti verso
l'uguaglianza di genere all'interno della famiglia. Una decisione storica.
E poi l'uso del
linguaggio di genere anche negli atti amministrativi, una lunga storia iniziata
nel 1987 con una “Raccomandazione sull'uso non sessista della lingua italiani”
della linguista Alma Sabatini voluta dalla Presidenza del Consiglio come
riconoscimento della presenza femminile nel lavoro e nelle cariche politiche,
luoghi precedentemente maschili. Non è un vezzo la nomina dei soggetti maschili
e femminili in sostituzione del “maschile neutro universale”, ma il
riconoscimento che la lingua crea e modifica il pensiero, veicola e segue i
cambiamenti culturali che avvengono nella società.
Un altro passo verso
una reale parità dei generi.
Nell'altra metà del
cielo continueranno a nascere nuove stelle in grado di neutralizzare le forze
buie che vagano nello spazio e riempiranno di luci l'intero cielo e la terra.
Ventunesimodonna
giovedì 5 maggio 2022
CINEFORUM Venerdì 13 Maggio ore 21.30
UNA FEMMINA - 2022
Una storia di vendetta e rivalsa.
Continua il "Cineforum Donna" frutto della collaborazione fra Cinema Cristallo ed alcune associazioni di donne del territorio.
"Una femmina", attraverso la storia di Rosa, affronta, tra sottomissione e ribellione, il complesso tema delle donne all'interno del mondo patriarcale della 'ndrangheta.
Vi aspettiamo
mercoledì 13 aprile 2022
Buona Pasqua di Pace per tutto il mondo.
Fermiamo la Guerra, facciamo avanzare la Pace
La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”
La popolazione civile [donne, uomini, bambine, bambini] massacrata da “armi intelligenti” usate da uomini dagli istinti primordiali che non dimenticano le armi antiche come lo “stupro di guerra”.
Città dai nomi sconosciuti come Bucha rase al suolo, devastate, ridotte a scheletri, monumenti di guerra, rinnovate Guernica.
File interminabili di profugh*che fuggono dall'orrore costretti per giorni a camminare al freddo, senza cibo né acqua. E nascosti sottoterra, al buio coloro che rimangono nelle città e nei piccoli centri. Treni, stazioni, ospedali, scuole bombardat* assieme a chi si trovava dentro.
Fosse comuni. Torture.
Lo scenario descritto non è tratto da un racconto distopico. Sono fatti veri, sono realtà di oggi. Sono gli effetti della guerra, di quella vicina a noi e di quelle lontane nello spazio e nel tempo.
La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”.
La guerra è sinonimo di violenza, di distruzione e di morte.
E noi, donne e uomini del Terzo Millennio, non possiamo abituarci alla guerra come “strumento per risolvere le controversie” come “l'uomo della pietra e della fionda”.
Non possiamo e non dobbiamo!
Accanto alle azioni fatte dai governi, alle manifestazioni di piazza, agli aiuti umanitari serve una narrazione della Pace con parole e valori da contrapporre alle armi della guerra.
Diplomazia, dialogo, riconciliazione, diritti, cessate il fuoco, ascolto, umanità, fratellanza, democrazia, tolleranza, giustizia, libertà, disarmo.
E quale momento migliore per invocare la Pace se non a Pasqua, simbolo universale di Rinascita e di Vita Nuova.
Buona Pasqua di Pace per tutto il mondo.
giovedì 31 marzo 2022
Carol, uccisa 5 volte Marina Terragni
L'assassino, i mass media, un attore comico: l'accanimento sul corpo di Carol Maltesi è stato generale. Un gioco BSDM di massa, uno spettacolino supplementare da morta fatta a pezzi. Uno snuff movie dal vero. Del resto faceva la pornostar. Se l'è cercata
Carol Maltesi, la giovane donna brutalmente ammazzata e fatta a pezzi dal bancario Davide Fontana, è stata uccisa 5 volte.
La prima, dall'industria della pornografia -online e poi anche spettacoli dal vivo- da cui la ragazza si era fatta catturare durante il lockdown per potere provvedere a se stessa e al figlio che aveva messo al mondo quando aveva appena vent'anni.
La seconda volta dal suo aguzzino, per il quale si va in cerca -al solito- di ragioni: l'ha uccisa incidentalmente in un gioco erotico? era geloso? era depresso? come mai l'ha fatto, visto che era un uomo così "normale"? Quando la ragione di ogni femminicidio è sempre la stessa, e sarebbe lampante se solo la si volesse finalmente vedere: dominio. Pensare una donna come una cosa inanimata, già morta, priva di volontà e di desideri, e passare all'atto -ucciderla del tutto- quando qualcosa, anche qualcosa di assolutamente irrilevante, interviene a turbare uno pseudo-equilibrio già malato.
La terza: sempre dall'aguzzino che ha meticolosamente sezionato il corpo, ha acquistato un freezer su Amazon, ha congelato i pezzi, quindi li ha tirati fuori per cercare di distruggerli con ogni tecnica possibile per poi abbandonarli sul ciglio di una boscaglia. 70 giorni dall'omicidio al ritrovamento dei resti in cui Fontana ha vissuto normalmente -del resto è un uomo "normale", un impiegato con la passione del food. E freddamente ha inviato sms dal cellulare di Carol, perfino gli auguri di compleanno a suo padre. Carol per la quale, sottolineano le cronache, aveva perfino lasciato la moglie. Insomma, la amava. Ma infatti.
La quarta: dai media, praticamente tutti, che hanno sadicamente indugiato sui particolari macabri dell'assassinio e sulla "gestione" del corpo, perpetuando il gioco BSDM che come si sa è il più apprezzato dagli utenti di pornografia e anche da quelli di prostituzione, e forse anche dai lettori: l'umiliazione, la riduzione a oggetto da violare nei modi più impensabili, è questo il business che rende di più. Con lei, nuova stellina hard, ci si poteva lasciare andare a dettagli. Uno spettacolino supplementare, da morta e fatta a pezzi. Un gioco erotico di massa, a coronamento della sua breve carriera di attrice hard. Uno snuff movie dal vero.
La quinta: da un attore comico che non nominiamo e che oggi è molto contento perché il suo nome è entrato tra i trend topic di Twitter -quanta pubblicità!- che ha tradotto in una battuta irriferibile un umore circolante che si potrebbe sintetizzare così: ma insomma, cara ragazza, ti sei data al porno e alla lap dance, era nell'ordine delle cose che ti potesse capitare una cosa del genere, in fondo te la sei cercata.
Te la sei cercata: vale per tutte le vittime di femminicidio. Per una come Carol anche di più.
giovedì 17 marzo 2022
"Teresa la ladra" omaggio a Monica Vitti e a Dacia Maraini venerdì 18 marzo
martedì 8 marzo 2022
Donne di Pace
Vogliamo dedicare questo 8 Marzo 2022- segnato così tragicamente da una guerra sanguinosa che coinvolge militari e civili, che distrugge città e colpisce in modo particolare le donne e bambini/e- alle donne la cui attività di "costruttrici di Pace" è stata riconosciuta con il conferimento del Premio Nobel per la Pace.
Sono 18 le donne che
finora hanno ricevuto il Nobel
per la Pace. Quello della Pace è l’ambito in cui la presenza delle donne,
seppure sempre molto inferiore a quella degli uomini, ha percentuali più alte.
Si tratta donne
determinate, coraggiose, impavide.
Sono donne che non
hanno avuto paura di opporsi ai regimi più autoritari per difendere i diritti
umani, che si sono battute per la giustizia sociale e per la difesa delle
persone più fragili.
Sono donne che spesso hanno subito persecuzioni, sono state
picchiate, derise, costrette
all’esilio, sono state incarcerate per
le loro idee e per le loro azioni.
Sono professioniste (avvocate, giornaliste, insegnanti, scrittrici), politiche, diplomatiche, ma anche religiose ed ex-contadine accomunate dalla convinzione che non potrà esserci una Pace duratura finchè tutti gli esseri umani non godranno degli stessi diritti, non saranno più costretti a sottostare alle leggi del più forte, non avranno i mezzi necessari ad una vita dignitosa, finche sì continuerà a depredare le risorse del pianeta a vantaggio di pochi, finchè si continuerà a costruire armi e a riempire arsenali.
Per queste donne la
pace non è solo assenza di guerra, ma un
processo costruttivo al quale ognuno/a è chiamato a contribuire ed è basato sulla solidarietà,
sull'accoglienza, sulla condivisione, sul rispetto, sulla reale parità di
genere, sulla libertà di espressione e sulla democrazia.
Nel documento allegato ricordiamo le loro battaglie per la Pace e citiamo le loro parole perché possano farci riflettere sull’assurdità della guerra e aiutarci a diventare tutte/i noi costruttori e costruttrici di Pace
vai al documento
venerdì 4 marzo 2022
8 marzo 2022
venerdì 25 febbraio 2022
PROMEMORIA di Gianni Rodari
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.
sabato 12 febbraio 2022
One billion rising 2022
Anche quest'anno, vista la perdurante pandemia, non è stato
possibile organizzare in piazza il flashmob del 14 febbraio in occasione di One
Billion Rising.
Abbiamo
pensato di partecipare in modo diverso alla diffusione della cultura della non
violenza per affermare il rispetto per le donne che hanno visto sempre più minacciati diritti e
libertà e per
Madre Terra sistematicamente
sfruttata e violata.
In attesa
di poterci ritrovare nelle piazze di tutto il mondo vi inviamo i nostri saluti
e vi chiediamo, se vi è possibile, di diffondere il video.
venerdì 21 gennaio 2022
Capodanno in piazza Duomo
Le denunce delle ragazze, provenienti da diverse parti d'Italia ed alcune straniere, continuano ad aumentare ed aumentano anche i numeri dei “bravi ragazzi” che volevano solo divertirsi.
venerdì 14 gennaio 2022
Donne che colorano di GIALLO il Naviglio SABATO 15 GENNAIO 2022 ALLE ORE 17:00 Saloncino La Pianta via Leopardi Corsico
Ventunesidonna con l'Assessorato Cultura del Comune di Corsico vi invita all'iniziativa
Donne che colorano di GIALLO il Naviglio
Incontro con Rosa Teruzzi, giornalista e scrittrice, e con le detective del Casello del Giambellino.
Un'occasione per svelare i misteri di alcuni luoghi del sud Milano e altri che si affacciano sul Naviglio Grande. Tra questi anche la ex Pozzi Ginori, per la quale l'amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento che permetterà di creare il nuovo polo bibliotecario.
Eauriti i posti disponibili, l'iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook del Comune di Corsico
https://www.facebook.com/comunedicorsicopaginaufficiale