venerdì 10 maggio 2013

Donne a confronto
ovvero alla ricerca del dialogo perduto


Il primo percorso culturale che la nostra associazione propone è centrato sul dialogo intergenerazionale. Partendo dal recupero della memoria storica delle donne, a ritroso, alla ricerca delle radici e delle madri simboliche.
 



Prima tappa

A quaranta anni circa dalla rivoluzione pacifica fatta dalle donne riteniamo necessario raccontare e indagare il femminismo, o meglio i femminismi, rimasti nel silenzio anche per responsabilità di noi donne.

Crediamo giunto il momento  di cominciare a creare occasioni di confronto e di dialogo fra donne di generazioni diverse. Il fiorire di gruppi, associazioni, movimenti di donne, a livello globale evidenziano la necessità.  Pensiamo alle donne delle primavere arabe, alle donne dell'est che velate o a seno nudo si sono presentate sulla scena politica.

Vogliamo affrontare le questioni con cui le giovani donne fanno oggi i conti. Lavoro, maternità, conciliazione, condivisione, flessibilità, precarietà, politica, cultura, rappresentanza. Ricorderemo le parole antiche delle donne e andremo  alla ricerca delle parole nuove delle donne.

Il nostro percorso vuole guardare al passato, alla memoria come base per costruire un futuro diverso per le donne e per gli uomini.

Alla fine del percorso tenteremo di individuare azioni concrete da mettere in atto a livello individuale e collettivo.

Ci avvarremo delle riflessioni e dei lavori di altre donne:

Comencini autrice del documentario “Libere” nel quale due donne di età diversa e con esperienze diverse discutono di libertà e diritti. L'iniziale diffidenza della giovane donna lascia il posto ad un possibile incontro costruttivo.

Gramaglia-Vianello autrici del libro “Fra me e te”, un dialogo sotto forma epistolare fra una mamma femminista che ha fatto il sessantotto e una figlia  impegnata nei movimenti delle donne che vive la precarietà del lavoro e le conseguenze sulla vita delle nuove generazioni. Un confronto  critico sulle conquiste, da completare o perse, e sulle diversità generazionali.


Seconda tappa

Inizierà a fine settembre ed è in fase di strutturazione.
Abbiamo già avuto la conferma della partecipazione  di Laura Cima autrice del libro “Il Complesso di Penelope”
Ci avvarremo anche degli spunti e dei contributi emersi durante la prima fase del percorso.
 
Materiali per riflettere sulle tematiche che saranno trattate negli incontri:

vai alla sezione Attività 

scarica gli articoli:
Costrette a piagnucolare di Marina Terragni

giovedì 4 aprile 2013



Mai più al governo senza le donne. Se non ora, quando?

Petizione lanciata dal Comitato promotore Se non ora quando?

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MAI PIU' SENZA LE DONNE

Senza la saggezza e la sensibilità delle donne, l’Italia non può  uscire dalla crisi.
La presenza delle donne è indispensabile alla crescita economica civile e sociale del paese.
Siamo stanche di vederlo riconosciuto a parole, e poi negato nei fatti: come se l’emergenza cambiasse i problemi.
Come è potuto succedere che prima delle elezioni tutti i leader fossero d’accordo nel dire che il ruolo delle donne era centrale, e dopo le elezioni la palla sia passata ai soli leader maschi?
Com'è possibile che in due commissioni di dieci componenti non si preveda la presenza di donne esperte ed autorevoli?
Dobbiamo dire forte e chiaro che per portare l’Italia fuori da questa situazione è necessario dare alle competenze delle donne il ruolo che meritano.
Vogliamo una legge elettorale di democrazia paritaria, vogliamo che i governi del futuro siano fatti di uomini e di donne.
Vogliamo che la nostra nazione sia rappresentata a tutti i livelli, fino a quelli più elevati, della Presidenza del Consiglio e della Repubblica, da donne competenti e sagge.
Non c'è più tempo per aspettare che qualcuno si ricordi delle donne, quando il peggio sarà passato.
Siamo la metà di questo Paese, è qui che viviamo, che lavoriamo, che  curiamo, che costruiamo, che teniamo insieme.
Noi non ci siamo mai dimenticate del nostro Paese. Noi non vogliamo più essere dimenticate.
E' per questo che ancora una volta, e forte, diciamo che senza le donne non si governa.

Se non ora, quando?


 

giovedì 28 marzo 2013

NO AL FEMMINICIDIO

Striscione installato dal Comune di Corsico
 
 “ventunesimodonna” esprime soddisfazione per la scelta dell'amministrazione comunale di Corsico di aderire all’iniziativa proposta dalle organizzazioni femminili di esporre fuori dal palazzo comunale la scritta
 “NO AL FEMMINICIDIO”.
La violenza contro le donne è un elemento centrale della disuguaglianza e della discriminazione tra uomini e donne. Viviamo in un mondo dove 6 donne su 10 hanno ricevuto una qualche forma di aggressione personale, sessuale e psicologica e dove sono emarginate a migliaia le donne che lottano per il diritto alla vita e  per l'uguaglianza di genere .
E nonostante le denunce e gli sforzi realizzati da un'infinità di organizzazioni femminili o di diritti umani, milioni di donne nel mondo continuano a essere oggetto di violenza.
 E' ovvio che abbiamo bisogno di una società con una forte coscienza generale sull'urgenza delle tante ingiustizie sociali e personali che subiscono le donne.
 Solo uno sforzo collettivo potrà realizzarla.
 Le amministrazioni comunali che, come Corsico, hanno fatto questa scelta dimostrano di partecipare a questo sforzo collettivo e di farsene portavoce nei confronti della cittadinanza.