venerdì 6 febbraio 2015

MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE, OGGI È LA GIORNATA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE di Susanna Panarese

Mutilazione genitale femminile, oggi è la Giornata Mondiale di sensibilizzazione – Il 6 febbraio è la Giornata Mondiale contro la mutilazione genitale femminile, istituita dall’Onu nel 2003 al fine di sensibilizzare il mondo verso una realtà tristemente diffusa che deve essere fermata.
In particolare, in Italia, si cerca di persuadere gli immigrati nel capire quale pratica inumana essa sia e convincer loro a non costringere le proprie figlie a sottoporsi ad essa. La mutilazione genitale femminile consiste nell’asportare, in parte o totalmente, gli organi genitali esterni, il più delle volte senza alcuna anestesia e in condizioni igieniche pessime che inevitabilmente aumentano il rischio di infezione, oltre quello di emorragia conseguente all’intervento, e di morte. Le donne sottoposte a questa pratica considerata tradizione appartengono a diverse fasce d’età, la maggior parte di esse però sono bambine tra i 4 e 12 anni in quanto per loro è visto come un necessario rito di passaggio all’essere donna.
Le stime nei Paesi – La mutilazione genitale femminile è una pratica condannata dall’Onu in quanto “violazione dei diritti umani e abuso irreversibile dell’integrità fisica di donne e bambine” ed è anche una lacerazione psicologica che reca un trauma perenne a chi la subisce.
Questa pratica è diffusa soprattutto nei Paesi dell’Africa dove, nonostante sia illegale in più zone, viene ugualmente attuata in maniera clandestina. Potrebbero suscitare pietà e rifiuto della tradizione le lacrime e le ferite delle donne mutilate ma ci sono ancora tante realtà non progredite che non hanno superato i dettami inumani della consuetudine tramandata. Per questo l’Onu istituisce la Giornata Mondiale contro la mutilazione genitale femminile, e ogni anno riporta numeri sempre più raccapriccianti: oltre 120 milioni le bambine violate per mano dell’uomo e di una cultura perversa, ma non è tutto. Non è solo l’Africa ad esserne interessata. Nuove stime hanno portato alla luce la presenza delle mutilazioni anche in Canada, negli Stati Uniti, in Australia e in particolare in Europa, dove sarebbero 500mila le donne sottoposte a questo abuso.
Infibulazione: purezza della donna – L’infibulazione è l’asportazione totale degli organi genitali femminili e ha il significato della purezza della donna. Questa concezione è del tutto improponibile, perché si parla di violenza contro la donna e mancanza di rispetto verso i suoi diritti di essere umano. La donna infibulata subisce defibulazione nel momento in cui il marito deve usarla per l’atto sessuale, come fosse un oggetto incapace di provare emozioni o dolore. La Giornata Mondiale contro la mutilazione genitale femminile ha l’obiettivo di porre fine a queste pratiche, inumane e inconcepibili.



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