mercoledì 24 febbraio 2016

Clara Campi Questo non è un monologo comico. Sono delle riflessioni sulla figura della "donna ideale" nella nostra società.

Testo:
Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. E’ vero. Perché noi donne stiamo dietro. E non sto parlando di quando usiamo lo strap-on.
Questo e’ un mondo di uomini, fatto dagli uomini per gli uomini, nonostante sulla faccia della terra ci siano più donne che uomini.
E’ colpa nostra. Siamo una maggioranza che si comporta da minoranza.
364 giorni all’anno sono dedicati all’uomo, noi ne abbiamo uno solo, il 4 gennaio. L'inizio dei saldi. Scherzo, sto parlando dell’8 marzo, festa dei venditori di mimose. Leggenda vuole che l'8 marzo sia il giorno in cui si ricorda la morte di un gruppo di operaie in fabbrica. Cioè, festeggiamo perché sono morte delle donne, invece degli uomini.

La donna, in questa società, ha mera funzione ornamentale. E noi, invece di ribellarci, dedichiamo tutta la vita ad essere belle per il nostro uomo o, se non ce l’abbiamo, per attirarne uno. Ci vestiamo carine, ci trucchiamo, ci mettiamo a dieta. Perchè la donna ideale e’ magra. D’altronde un ornamento non deve occupare troppo spazio.

La donna ideale è bella ma modesta. A letto indossa biancheria sexy per il suo uomo, ma quando esce di casa non è scollata, e la gonna non è mai troppo corta.

La donna ideale tiene la casa pulita, sempre, e fa trovare la cena pronta al marito quando torna a casa dal lavoro, anche se pure lei è appena tornata a casa dal lavoro.

D’altronde, la cucina è cosa da donne.
Eppure tutti i più grandi chef al mondo sono uomini.
Perché?
E’ semplice: perché la donna dev’essere brava in tutto, ma non eccellere in niente.
L’eccellenza è monopolio maschile.
Le donne, al massimo, arrivano in promozione.
E questa la capisce solo chi gioca a calcio.

La donna ideale lavora part-time, contribuisce al bilancio familiare ma non è economicamente indipendente.

La donna ideale non è sessualmente avventurosa. E’ pura.
Semplicemente, soddisfa i bisogni del marito, entro certi limiti.
Ma va bene così, per le trasgressioni ci sono le amanti. O le prostitute, ma li va a gusti.

La donna ideale non si lamenta quando il marito esce la sera per giocare a calcetto o per guardare la partita. Ma lei, la sera, non esce.

La donna ideale si realizza tramite la famiglia. Non ha passioni, non ha obiettivi, non ha interessi se non il bene del marito e dei figli, meglio se maschi.

La donna ideale non è una persona. Da sola non vale niente.
Zitella, si diceva una volta. Adesso non lo si dice più, ma lo si pensa lo stesso.

Come avrete forse capito io mi ritengo una femminista, ma secondo alcune non sarei autorizzata a chiamarmi così, perché una volta ho posato per un calendario in costume da bagno. Cosa che una femminista non farebbe mai.

Tra l'altro, non sono nemmeno autorizzata ad essere intelligente, in quanto le donne carine sono sempre stupide.
No, scusate, non sempre, non è vero, ci sono delle eccezioni, le donne belle di quella bellezza fredda un po' figa di legno possono essere intelligenti. Ma quelle come me, quelle con le curve, quelle sensuali, non possono che essere delle oche.

E se non lo siamo, crescendo lo diventiamo, circondate, no, perseguitate, da voci che ci dicono, no, ci urlano costantemente, che noi il diritto all'intelligenza non ce l'abbiamo. Che noi siamo un oggetto sessuale, e la parola chiave non è sessuale, è oggetto.
Noi con la quinta di seno e le labbra carnose di cultura non possiamo parlare, al massimo possiamo inginocchiarci davanti agli uomini che parlano di cultura.
E se proprio vogliamo fare le intellettuali, dovremmo almeno avere la decenza di imbruttirci e, no, mettersi gli occhiali non basta.

Gli occhiali attizzano.

Io non odio gli uomini. Anzi, mi piacciono, fin troppo. E io piaccio a loro, basta che stia zitta. In realtà, posso pure parlare, tanto non mi ascoltano.
Io non sono la donna ideale e loro lo sanno, ma vogliono uscire lo stesso con me, mentre la donna ideale li attende a casa, aspettando che tornino dalla partita.

Io, probabilmente, non sarò mai la donna dietro ad un uomo.
A meno che si stia parlando di strap-on.
Ma lo stesso, voglio dirvi, questa cazzo di frase “Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna”, smettiamo di usarla con orgoglio.
Smettiamo di usare la nostra grandezza per fare grande un uomo.
Proviamo, per una volta, a stare noi avanti.
Gli uomini, mandiamoli a giocare a calcio.
il video al linkhttps://www.facebook.com/claracampi/videos/989152287830915/

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