mercoledì 17 novembre 2021

Signorini e la propaganda contro l’aborto in prima serata sono un insulto a tutte le donne A cura di Daniela Collu

Alfonso Signorini ha detto in diretta tv, al Grande Fratello che “noi siamo contrari all’aborto”, ma a nome di chi parla e perché nessuno si è ribellato?

Sembra il giorno della marmotta ormai. Ogni mattina un telespettatore si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di leone, gazzella e di Alfonso Signorini che, a suo agio nelle vesti di conduttore del Grande Fratello Vip, dice qualcosa che se poi glielo fai notare diventa che “non si può più dire niente”. Stavolta non parliamo di burqa, ma di aborto. Rivolgendosi in confessionale a Giucas Casella ha detto “noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani”, frase che già di per sé meriterebbe un premio per il dadaismo involontario, ma che apre comunque la riflessione su vari aspetti.

Primo: noi chi? Quando un conduttore parla al plurale, a nome di chi lo fa? Autori del programma? Le reti Mediaset? I concorrenti in gara? Il pubblico? La domanda non è banale, perché dietro a chi parla c’è, o almeno dovrebbe esserci, la responsabilità di quello che si dice. La legge sull’aborto è stata votata diversi decenni fa dal 68% della popolazione, quindi statisticamente, a nome di chi sta parlando Alfonso Signorini? E soprattutto perché non lo specifica?

Secondo: quando Signorini parla di ogni forma di aborto, di cosa sta parlando? È contrario all’aborto terapeutico? O anche a quello reso necessario dopo una violenza sessuale? È contrario all’aborto praticato legalmente nelle strutture sanitarie (ammesso che si riesca a fare, vista la quantità di medici obiettori) o alle centinaia di aborti clandestini praticati ancora in un paese in cui vergogna, moralismo e giudizio vengono propinati in prima serata come se niente fosse?


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