giovedì 15 settembre 2022

Le prossime elezioni e la nostra idea di futuro

 

Dopo la fase delle candidature e delle alleanze la campagna elettorale è entrata nel  dibattito dei contenuti.

All'interno della nostra associazione si discute sull'idea di futuro da costruire.

Vogliamo condividere le nostre riflessioni sulle questioni che ci sembrano importanti.




martedì 13 settembre 2022

Treccani sdogana 'architetta', 'notaia', 'medica' e 'soldata


Articolo tratto da  

   



https://www.adnkronos.com/treccani-sdogana-architetta-notaia-medica-e-soldata_7Awx5tuGvndd7mgbb8jq98?refresh_ce


Il primo 'Dizionario della lingua italiana' che lemmatizza anche le forme femminili di nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile

Architetta, notaia, medica, soldata, chirurga: Treccani presenta il primo 'Dizionario della lingua italiana' che lemmatizza anche le forme femminili di nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile. L'Istituto della Enciclopedia Italiana abbandona così il 'vocabolariese', per fare la 'cronaca' di una lingua in continua evoluzione, si fa promotore di inclusività e parità di genere e al tempo stesso riconosce tra i neologismi distanziamento sociale, lockdown, smart-working, dad, infodemia, lavoro agile, reddito di cittadinanza, rider, termoscanner, terrapiattismo e transfobia.

L'edizione 2022 de Il Vocabolario Treccani, si spiega, è "un progetto ambizioso e rivoluzionario, nel quale tradizione e progresso si fondono per testimoniare i cambiamenti socio-culturali del nostro Paese e riconoscere - validandole - nuove sfumature, definizioni e accezioni in grado di rappresentare e raccontare al meglio la realtà e l'attualità, attraverso le parole che utilizziamo per viverla e descriverla".

Nella storia plurisecolare della lessicografia italiana, quello di Treccani sarà il primo vocabolario a non presentare le voci privilegiando il genere maschile, ma scegliendo di lemmatizzare anche aggettivi e nomi femminili. Una rivoluzione che riflette e fissa su carta la necessità e l'urgenza di un cambiamento che promuova l'inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua. Cercando il significato di un aggettivo come 'bello' o 'adatto' troveremo quindi lemmatizzata, ovvero registrata e quindi visualizzata in grassetto, anche la sua forma femminile, seguendo sempre l'ordine alfabetico; bella, bello; adatta, adatto. E per la prima volta vedremo registrati dei nomi identificativi di professioni che, per tradizione androcentrica, finora non avevano un'autonomia lessicale: notaia, chirurga, medica, soldata. Per eliminare anche gli stereotipi di genere – secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l'uomo – Treccani propone nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire che possono essere lesivi della dignità di ogni persona.

Il lavoro di aggiornamento della lingua italiana a cui l'Osservatorio di Treccani si dedica senza sosta da oltre un secolo si concretizza ora in una nuova opera in tre volumi (Dizionario dell'Italiano Treccani, Dizionario storico-etimologico e Storia dell'Italiano per immagini) che sarà presentata venerdì 16 settembre in anteprima in occasione della XXIII edizione di Pordenonelegge, Festa del Libro con gli Autori.

Diretto dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, Il Vocabolario Treccani è molto più che la versione aggiornata dell'opera pubblicata nel 2018: è "lo specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso un nuovo e diverso utilizzo delle parole".

Non più, dunque, nel Treccani 2022, il 'vocabolariese', quella sorta di linguaggio iniziatico che porta a definire una semplice vite come un "organo meccanico di collegamento, costituito da un gambo cilindrico o conico, sul quale è inciso un solco elicoidale il cui risalto (detto filetto o verme) va a impegnarsi tra i risalti di un solco analogo (preesistente o generato dalla sua stessa rotazione)". Sono state, inoltre, ridotte il più possibile sia le abbreviazioni (nessuno legge mai la lista che le spiega, e spesso vengono reinterpretate in modo fantasioso), sia le marche d'uso (che in molti casi sono frutto di una valutazione personale del lessicografo: capita spesso, per esempio, che una voce o un'accezione che un dizionario qualifica come lett., cioè letteraria, in un altro sia giudicata disus., cioè disusata).

Sono stati eliminati i cortocircuiti lessicografici, evitando di obbligare lettori e lettrici a rimbalzare da una voce all'altra, in una catena di rinvii che creano spirali senza fine: nel 'Dizionario dell'italiano Treccani' le spiegazioni di una parola sono sempre autosufficienti, e chi legge non è costretto, per comprenderle, a cercare il significato di un'altra parola presente nella spiegazione stessa.

Grande spazio è stato dato alla grammatica. Da una parte sono state riscritte tutte le voci grammaticali, ricordando che la norma non è stabilita una volta per sempre, e viene rimessa continuamente in discussione dall'uso; dall'altra molte voci si chiudono con altrettante note d'uso evidenziate in rosa nelle quali sono risolti i dubbi grammaticali più comuni legati a una determinata parola: così, per esempio, chi consulti le voci 'latte', 'psicologo' o 'vicino' e si chieda se si può dire i 'latti' al plurale, se la parola psicologo richieda l'articolo 'il' o l'articolo 'lo' e infine se sia meglio dire o scrivere 'vicino casa' o 'vicino a casa' troverà una risposta per ciascuno di questi dubbi.

La maggior parte degli esempi sono tratti dall'uso reale della lingua e contemporaneamente sono stati ridotti quelli da 'italiano in provetta', fondati su frasi artefatte che nessuno ha mai pronunciato o pronuncerà, ma che spesso rimangono depositate nei dizionari per inerzia. Per tutti i nuovi esempi ci si è basati su materiali autentici tratti dalla rete, dai giornali, dalla trattatistica, dai blog, da documenti, libri, commenti (corretti!) nelle reti sociali.

 Il Dizionario dell’italiano è uno dei tre volumi che compongono la nuova collezione del Vocabolario Treccani. Ad esso si affiancano il 'Dizionario storico-etimologico', che riprende e sviluppa la presenza costante delle etimologie nella storia della Treccani - inserite fin dalla prima edizione della famosa Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti del 1929 a introdurre le varie voci e destinate poi a illustrare, a opera di grandi linguisti e glottologi, le varie raccolte lessicografiche -, e la 'Storia dell'italiano per immagini', un inedito e originale racconto della storia dell’italiano, non solo attraverso le parole ma anche attraverso le immagini. La selezione di tutti i contenuti è stata guidata dall'intento di associare a brani meno conosciuti di autori noti, e talvolta anche di autori meno noti ma più adatti a suscitare l’interesse e la curiosità dei lettori, particolari insoliti di opere di artisti minori, di frontespizi rari, di quadri conservati in collezioni private, alcuni dei quali mai visti prima.

martedì 17 maggio 2022

L'altra metà del cielo, il metaforico mondo delle donne


 Nelle varie epoche storiche le donne di tutte le età, di tutti i paesi del mondo e di tutte le culture hanno lentamente riempito di stelle luminose l'altra metà del cielo oscurato da ingiustizie, violenze, umiliazioni, negazioni, imposizioni volute dagli uomini.

In questo metaforico cielo delle donne nel quale brillano oggi stelle luminose che generano forza e segnano la strada della libertà, della dignità, della non violenza, dei diritti sociali, economici e politici da qualche tempo si verificano turbolenze.

Strani individui cercano di spegnere le stelle e cancellare libertà e conquiste seguite a secoli di rassegnazione e accettazione delle ingiustizie.

Accade così che ritornano zone d'ombra in cui le donne sono costrette ad indossare nuovamente il burka, vengono stuprate in “guerre moderne” volute da maschi dominatori, vengono uccise a migliaia nelle loro case da mani di uomini di famiglia, viene negato l'accesso alle scuole alla ragazze, negato il diritto ad interrompere una gravidanza non desiderata e in luoghi illuminati da decenni dalla stella della pace riappare la guerra, accompagnata da parate militari retaggio culturale di maschi guerrieri.

Le donne che hanno conquistato lo spazio fisseranno nella profondità del cielo le stelle esistenti mentre altre ne verranno aggiunte. Le ultime nate illuminano anche i cieli nostrani.

La possibilità di aggiungere ai figli ed alle figlie il cognome della madre al posto dell'automatica attribuzione di quello paterno. Un passo avanti verso l'uguaglianza di genere all'interno della famiglia. Una decisione storica.

E poi l'uso del linguaggio di genere anche negli atti amministrativi, una lunga storia iniziata nel 1987 con una “Raccomandazione sull'uso non sessista della lingua italiani” della linguista Alma Sabatini voluta dalla Presidenza del Consiglio come riconoscimento della presenza femminile nel lavoro e nelle cariche politiche, luoghi precedentemente maschili. Non è un vezzo la nomina dei soggetti maschili e femminili in sostituzione del “maschile neutro universale”, ma il riconoscimento che la lingua crea e modifica il pensiero, veicola e segue i cambiamenti culturali che avvengono nella società.

Un altro passo verso una reale parità dei generi.

Nell'altra metà del cielo continueranno a nascere nuove stelle in grado di neutralizzare le forze buie che vagano nello spazio e riempiranno di luci l'intero cielo e la terra.

Ventunesimodonna

 

 

 

giovedì 5 maggio 2022


 CINEFORUM  Venerdì 13 Maggio ore 21.30

UNA FEMMINA - 2022
Una storia di vendetta e rivalsa. 

Continua il "Cineforum Donna" frutto della collaborazione fra Cinema Cristallo ed alcune associazioni di donne del territorio.

"Una femmina", attraverso la storia di Rosa, affronta, tra sottomissione e ribellione, il complesso tema delle donne all'interno del mondo patriarcale della 'ndrangheta.


Vi aspettiamo


mercoledì 13 aprile 2022

Buona Pasqua di Pace per tutto il mondo.

Fermiamo la Guerra, facciamo avanzare la Pace 

La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”

La popolazione civile [donne, uomini, bambine, bambini] massacrata da “armi intelligenti” usate da uomini dagli istinti primordiali che non dimenticano le armi  antiche come lo “stupro di guerra”.

Città dai nomi sconosciuti come Bucha rase al suolo, devastate, ridotte a scheletri, monumenti di guerra, rinnovate Guernica.

File interminabili di profugh*che fuggono dall'orrore costretti per giorni a camminare al freddo, senza cibo né acqua. E nascosti sottoterra, al buio coloro che rimangono nelle città e nei piccoli centri. Treni, stazioni, ospedali, scuole bombardat* assieme a chi si trovava dentro. 

Fosse comuni. Torture.

Lo scenario descritto non è tratto da un racconto distopico. Sono fatti veri, sono realtà di oggi. Sono gli effetti della guerra, di quella vicina a noi e di quelle lontane nello spazio e nel tempo.

La Guerra infuria con le sue atrocità e come mai nella storia dell'umanità c'è chi può assistere alla sua danza macraba in diretta dai salotti delle “tiepide case”.

La guerra è sinonimo di violenza, di distruzione e di morte.

E noi, donne e uomini del Terzo Millennio, non possiamo abituarci alla guerra come “strumento per risolvere le controversie” come “l'uomo della pietra e della fionda”.

Non possiamo e non dobbiamo!

Accanto alle azioni fatte dai governi, alle manifestazioni di piazza, agli aiuti umanitari serve una narrazione della Pace con parole e valori da contrapporre alle armi della guerra. 

 Diplomazia, dialogo, riconciliazione, diritti, cessate il fuoco, ascolto, umanità, fratellanza, democrazia, tolleranza, giustizia, libertà, disarmo.

E quale momento migliore per invocare la Pace se non a Pasqua, simbolo universale di Rinascita e di Vita Nuova.

Buona Pasqua di Pace per tutto il mondo.

giovedì 31 marzo 2022

Carol, uccisa 5 volte Marina Terragni

 L'assassino, i mass media, un attore comico: l'accanimento sul corpo di Carol Maltesi è stato generale. Un gioco BSDM di massa, uno spettacolino supplementare da morta fatta a pezzi. Uno snuff movie dal vero. Del resto faceva la pornostar. Se l'è cercata

Carol Maltesi, la giovane donna brutalmente ammazzata e fatta a pezzi dal bancario Davide Fontana, è stata uccisa 5 volte.

La prima, dall'industria della pornografia -online e poi anche spettacoli dal vivo- da cui la ragazza si era fatta catturare durante il lockdown per potere provvedere a se stessa e al figlio che aveva messo al mondo quando aveva appena vent'anni.

La seconda volta dal suo aguzzino, per il quale si va in cerca -al solito- di ragioni: l'ha uccisa incidentalmente in un gioco erotico? era geloso? era depresso? come mai l'ha fatto, visto che era un uomo così "normale"? Quando la ragione di ogni femminicidio è sempre la stessa, e sarebbe lampante se solo la si volesse finalmente vedere: dominio. Pensare una donna come una cosa inanimata, già morta, priva di volontà e di desideri, e passare all'atto -ucciderla del tutto- quando qualcosa, anche qualcosa di assolutamente irrilevante, interviene a turbare uno pseudo-equilibrio già malato.

La terza: sempre dall'aguzzino che ha meticolosamente sezionato il corpo, ha acquistato un freezer su Amazon, ha congelato i pezzi, quindi li ha tirati fuori per cercare di distruggerli con ogni tecnica possibile per poi abbandonarli sul ciglio di una boscaglia. 70 giorni dall'omicidio al ritrovamento dei resti in cui Fontana ha vissuto normalmente -del resto è un uomo "normale", un impiegato con la passione del food. E freddamente ha inviato sms dal cellulare di Carol, perfino gli auguri di compleanno a suo padre. Carol per la quale, sottolineano le cronache, aveva perfino lasciato la moglie. Insomma, la amava. Ma infatti.

La quarta: dai media, praticamente tutti, che hanno sadicamente indugiato sui particolari macabri dell'assassinio e sulla "gestione" del corpo, perpetuando il gioco BSDM che come si sa è il più apprezzato dagli utenti di pornografia e anche da quelli di prostituzione, e forse anche dai lettori: l'umiliazione, la riduzione a oggetto da violare nei modi più impensabili, è questo il business che rende di più. Con lei, nuova stellina hard, ci si poteva lasciare andare a dettagli. Uno spettacolino supplementare, da morta e fatta a pezzi. Un gioco erotico di massa, a coronamento della sua breve carriera di attrice hard. Uno snuff movie dal vero.

La quinta: da un attore comico che non nominiamo e che oggi è molto contento perché il suo nome è entrato tra i trend topic di Twitter -quanta pubblicità!- che ha tradotto in una battuta irriferibile un umore circolante che si potrebbe sintetizzare così: ma insomma, cara ragazza, ti sei data al porno e alla lap dance, era nell'ordine delle cose che ti potesse capitare una cosa del genere, in fondo te la sei cercata.

Te la sei cercata: vale per tutte le vittime di femminicidio. Per una come Carol anche di più.

https://feministpost.it/italy/carol-uccisa-5-volte/?fbclid=IwAR3jZNEs1wYVSjXEZvvjwXp_hvuF_N-y9DS1C_JsmkucQiR_or386dMNJA0


giovedì 17 marzo 2022

martedì 8 marzo 2022


Donne di Pace 


Vogliamo dedicare questo 8 Marzo 2022-  segnato così tragicamente da una guerra sanguinosa che coinvolge militari e civili, che distrugge città  e colpisce in modo particolare le donne e bambini/e- alle donne  la cui attività di "costruttrici di Pace" è stata riconosciuta con il conferimento del Premio Nobel per la Pace.

Sono 18 le donne che  finora  hanno ricevuto il Nobel per la Pace. Quello della Pace è l’ambito in cui la presenza delle donne, seppure sempre molto inferiore a quella degli uomini, ha percentuali più alte.

Si tratta donne  determinate, coraggiose, impavide.

Sono donne che  non hanno avuto paura di opporsi ai regimi più autoritari per difendere i diritti umani, che si sono battute per la giustizia sociale e per la difesa delle persone più fragili.

Sono donne che spesso hanno subito persecuzioni, sono state picchiate,  derise, costrette all’esilio,  sono state incarcerate per le loro idee e per le loro azioni.

Sono professioniste (avvocate, giornaliste, insegnanti, scrittrici), politiche, diplomatiche, ma anche religiose ed ex-contadine accomunate  dalla convinzione  che  non potrà esserci una  Pace duratura  finchè tutti gli esseri umani non godranno degli stessi diritti, non saranno più costretti a sottostare alle leggi del più forte,  non avranno i mezzi necessari ad una vita dignitosa, finche sì continuerà a depredare le risorse del pianeta a vantaggio di pochi,  finchè si continuerà a costruire armi e a riempire arsenali.

Per queste donne  la pace non è solo assenza di guerra, ma  un processo costruttivo al quale ognuno/a è chiamato  a contribuire ed è basato sulla solidarietà, sull'accoglienza, sulla condivisione, sul rispetto, sulla reale parità di genere, sulla libertà di espressione e sulla democrazia.

 

Nel documento allegato  ricordiamo  le loro battaglie per la Pace e citiamo  le loro parole perché possano farci riflettere sull’assurdità della guerra e aiutarci a diventare tutte/i noi costruttori e costruttrici di Pace

vai al documento

 Donne Nobel per la Pace

venerdì 4 marzo 2022

8 marzo 2022

La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione in cui è possibile vivere in armonia perché i diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini vengono riconosciuto e rispettati.


 

 

venerdì 25 febbraio 2022

PROMEMORIA di Gianni Rodari



Ci sono cose da fare ogni giorno:


lavarsi, studiare, giocare,


preparare la tavola


a mezzogiorno.


Ci sono cose da fare di notte:


chiudere gli occhi, dormire,


avere sogni da sognare,


orecchie per non sentire.


Ci sono cose da non fare mai,


né di giorno, né di notte,


                                                     né per mare, né per terra:


                                                      per esempio, la guerra.


 


 



 


sabato 12 febbraio 2022

One billion rising 2022

 

Anche quest'anno, vista la perdurante pandemia, non è stato possibile organizzare in piazza il flashmob del 14 febbraio in occasione di One Billion Rising.

Abbiamo pensato di partecipare in modo diverso alla diffusione della cultura della non violenza per affermare il rispetto per le donne che hanno visto sempre più minacciati diritti e libertà e per Madre Terra sistematicamente sfruttata e violata.

In attesa di poterci ritrovare nelle piazze di tutto il mondo vi inviamo i nostri saluti e vi chiediamo, se vi è possibile, di diffondere il video.

Ventunesimodonna

 

venerdì 21 gennaio 2022

Capodanno in piazza Duomo

Le denunce delle ragazze, provenienti da diverse parti d'Italia ed alcune straniere, continuano ad aumentare ed aumentano anche i numeri dei “bravi ragazzi” che volevano solo divertirsi. 

I fatti e le loro dinamiche, dopo un primo momento di denunce fatte prevalentemente dal mondo delle donne, sono emersi dalle nebbie milanesi e si apre il dibattito.

Gruppi di giovani ragazzi, approfittando dei festeggiamenti rumorosi di fine anno, in piazza Duomo ed in altri luoghi del centro, fanno violente scorribande. Isolano, circondano, rapinano, strappano i vestiti, denudano e palpeggiano alcune ragazze, le tirano per le bracciae per le gambe, lanciandole per aria come fossero dei palloni. “Bravi ragazzi” che volevano divertirsi in tempi di covid.

Terribile! Inammissibile!

Possiamo immaginare cosa abbiano provato le ragazze finite nel gorgo di corpi e mani di uomini che fra urla e canti usano il loro corpo, denudato, come giocattolo. La violenza manifestata in piazza Duomo segue una lunga scia di violenza di un maschilismo aggressivo che non ha alcuna forma di rispetto per le donne.

Il pensiero corre  immediatamente al capodanno di Colonia poi arrivano le bambole gonfiabili portate piazza da uomini pubblici ed usate come clave per colpire le donne avversarie, le ragazze violentate da gruppi di giovani uomini per ore nelle ricche ville, a cominciare dal Circeo, le giovani donne “oggetto dei desideri” di uomini adulti, le donne violentate e molestate prima sui luoghi di lavoro e poi sui treni mentre rientrano a casa dal lavoro. 

Per non parlare delle donne che quotidianamente subiscono violenza nelle loro case e dei femminicidi che giorno dopo giorno continuiamo a contare...

Sono gli effetti di un patriarcato i cui “cattivi maestri” continuano a trasmettere alle nuove generazioni l'idea che gli uomini possono usare il corpo delle donne a proprio piacimento. 
Ed i giovani discepoli si esercitano per rispondere alle aspettative dei maestri... 

E' necessario agire urgentemente.

Non basta la repressione e la condanna dei colpevoli che pur ci vuole, serve prevenire.

Bisogna garantire sicurezza nelle città. Non è possibile che le donne, anche nelle civilissime civiltà occidentali, debbano vivere con la paura di essere molestate, aggredite e violentate, di notte e pure di giorno.

E bisogna attivare percorsi educativi ad ampio raggio per scardinare pregiudizi e stereotipi che sono radicati nel profondo della nostra cultura per non dover assistere a paradossali fenomeni apparsi recentemente in aree orientali dove giovani uomini arrabbiati attaccano durante le manifestazioni le donne  accusate di “misoginia” (???) e pensano così di sradicarei pochi diritti da loro conquistati. 

Serve un vento che porti spore di cambiamento: rispetto, libertà, sicurezza, parità, giustizia, umanità per donne e uomini di tutto il mondo.

venerdì 14 gennaio 2022

Donne che colorano di GIALLO il Naviglio SABATO 15 GENNAIO 2022 ALLE ORE 17:00 Saloncino La Pianta via Leopardi Corsico

Ventunesidonna con l'Assessorato Cultura del Comune di Corsico vi invita all'iniziativa

                                                                                  

Donne che colorano di GIALLO il Naviglio

Incontro con Rosa Teruzzi, giornalista e scrittrice, e con le detective del Casello del Giambellino.

Un'occasione per svelare i misteri di alcuni luoghi del sud Milano e altri che si affacciano sul Naviglio Grande. Tra questi anche la ex Pozzi Ginori, per la quale l'amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento che permetterà di creare il nuovo polo bibliotecario.


Eauriti i posti disponibili, l'iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook del Comune di Corsico

https://www.facebook.com/comunedicorsicopaginaufficiale