giovedì 31 marzo 2022

Carol, uccisa 5 volte Marina Terragni

 L'assassino, i mass media, un attore comico: l'accanimento sul corpo di Carol Maltesi è stato generale. Un gioco BSDM di massa, uno spettacolino supplementare da morta fatta a pezzi. Uno snuff movie dal vero. Del resto faceva la pornostar. Se l'è cercata

Carol Maltesi, la giovane donna brutalmente ammazzata e fatta a pezzi dal bancario Davide Fontana, è stata uccisa 5 volte.

La prima, dall'industria della pornografia -online e poi anche spettacoli dal vivo- da cui la ragazza si era fatta catturare durante il lockdown per potere provvedere a se stessa e al figlio che aveva messo al mondo quando aveva appena vent'anni.

La seconda volta dal suo aguzzino, per il quale si va in cerca -al solito- di ragioni: l'ha uccisa incidentalmente in un gioco erotico? era geloso? era depresso? come mai l'ha fatto, visto che era un uomo così "normale"? Quando la ragione di ogni femminicidio è sempre la stessa, e sarebbe lampante se solo la si volesse finalmente vedere: dominio. Pensare una donna come una cosa inanimata, già morta, priva di volontà e di desideri, e passare all'atto -ucciderla del tutto- quando qualcosa, anche qualcosa di assolutamente irrilevante, interviene a turbare uno pseudo-equilibrio già malato.

La terza: sempre dall'aguzzino che ha meticolosamente sezionato il corpo, ha acquistato un freezer su Amazon, ha congelato i pezzi, quindi li ha tirati fuori per cercare di distruggerli con ogni tecnica possibile per poi abbandonarli sul ciglio di una boscaglia. 70 giorni dall'omicidio al ritrovamento dei resti in cui Fontana ha vissuto normalmente -del resto è un uomo "normale", un impiegato con la passione del food. E freddamente ha inviato sms dal cellulare di Carol, perfino gli auguri di compleanno a suo padre. Carol per la quale, sottolineano le cronache, aveva perfino lasciato la moglie. Insomma, la amava. Ma infatti.

La quarta: dai media, praticamente tutti, che hanno sadicamente indugiato sui particolari macabri dell'assassinio e sulla "gestione" del corpo, perpetuando il gioco BSDM che come si sa è il più apprezzato dagli utenti di pornografia e anche da quelli di prostituzione, e forse anche dai lettori: l'umiliazione, la riduzione a oggetto da violare nei modi più impensabili, è questo il business che rende di più. Con lei, nuova stellina hard, ci si poteva lasciare andare a dettagli. Uno spettacolino supplementare, da morta e fatta a pezzi. Un gioco erotico di massa, a coronamento della sua breve carriera di attrice hard. Uno snuff movie dal vero.

La quinta: da un attore comico che non nominiamo e che oggi è molto contento perché il suo nome è entrato tra i trend topic di Twitter -quanta pubblicità!- che ha tradotto in una battuta irriferibile un umore circolante che si potrebbe sintetizzare così: ma insomma, cara ragazza, ti sei data al porno e alla lap dance, era nell'ordine delle cose che ti potesse capitare una cosa del genere, in fondo te la sei cercata.

Te la sei cercata: vale per tutte le vittime di femminicidio. Per una come Carol anche di più.

https://feministpost.it/italy/carol-uccisa-5-volte/?fbclid=IwAR3jZNEs1wYVSjXEZvvjwXp_hvuF_N-y9DS1C_JsmkucQiR_or386dMNJA0


giovedì 17 marzo 2022

martedì 8 marzo 2022


Donne di Pace 


Vogliamo dedicare questo 8 Marzo 2022-  segnato così tragicamente da una guerra sanguinosa che coinvolge militari e civili, che distrugge città  e colpisce in modo particolare le donne e bambini/e- alle donne  la cui attività di "costruttrici di Pace" è stata riconosciuta con il conferimento del Premio Nobel per la Pace.

Sono 18 le donne che  finora  hanno ricevuto il Nobel per la Pace. Quello della Pace è l’ambito in cui la presenza delle donne, seppure sempre molto inferiore a quella degli uomini, ha percentuali più alte.

Si tratta donne  determinate, coraggiose, impavide.

Sono donne che  non hanno avuto paura di opporsi ai regimi più autoritari per difendere i diritti umani, che si sono battute per la giustizia sociale e per la difesa delle persone più fragili.

Sono donne che spesso hanno subito persecuzioni, sono state picchiate,  derise, costrette all’esilio,  sono state incarcerate per le loro idee e per le loro azioni.

Sono professioniste (avvocate, giornaliste, insegnanti, scrittrici), politiche, diplomatiche, ma anche religiose ed ex-contadine accomunate  dalla convinzione  che  non potrà esserci una  Pace duratura  finchè tutti gli esseri umani non godranno degli stessi diritti, non saranno più costretti a sottostare alle leggi del più forte,  non avranno i mezzi necessari ad una vita dignitosa, finche sì continuerà a depredare le risorse del pianeta a vantaggio di pochi,  finchè si continuerà a costruire armi e a riempire arsenali.

Per queste donne  la pace non è solo assenza di guerra, ma  un processo costruttivo al quale ognuno/a è chiamato  a contribuire ed è basato sulla solidarietà, sull'accoglienza, sulla condivisione, sul rispetto, sulla reale parità di genere, sulla libertà di espressione e sulla democrazia.

 

Nel documento allegato  ricordiamo  le loro battaglie per la Pace e citiamo  le loro parole perché possano farci riflettere sull’assurdità della guerra e aiutarci a diventare tutte/i noi costruttori e costruttrici di Pace

vai al documento

 Donne Nobel per la Pace

venerdì 4 marzo 2022

8 marzo 2022

La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione in cui è possibile vivere in armonia perché i diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini vengono riconosciuto e rispettati.