Non si tratta di uno sfratto come tanti, purtroppo ne avvengono e dei quali non ci siamo mai occupate.
Si tratta dello sfratto di una madre con due bambine, residenti a Corsico, una donna uscita a fatica da un percorso di violenza e seguita dal centro antiviolenza del nostro territorio.
Per questo noi di Ventunesimodonna, associazione che fa parte della rete dei CAV interdistrettuali, ci siamo sentite chiamate in causa e abbiamo portato la nostra solidarietà e la nostra presenza alla signora e alle sue bambine.
Lo stupore è stato grande nel vedere l’ufficiale giudiziario e i carabinieri che hanno eseguito lo sfratto accompagnati solo dal fabbro che ha prontamente cambiato la serratura.
Mancava l’assistente sociale, mancava la figura che in questi casi deve farsi carico dei minori e rappresentare l’amministrazione comunale e dare l’appoggio delle istituzioni.
E’ sufficiente che una donna sola, che parla e comprende con difficoltà la nostra lingua, abbia concordato la data dello sfratto ormai esecutivo per essere archiviata dai servizi? Lasciata sola sul marciapiede di via IV novembre con le sue bambine e la sua valigia? Secondo noi no.
Ringraziamo le associazioni e i rappresentanti dei partiti che insieme a noi l’hanno fatta sentire meno sola.
La signora e le bambine sono al momento ospitate in una comunità.
Si tratta dello sfratto di una madre con due bambine, residenti a Corsico, una donna uscita a fatica da un percorso di violenza e seguita dal centro antiviolenza del nostro territorio.
Per questo noi di Ventunesimodonna, associazione che fa parte della rete dei CAV interdistrettuali, ci siamo sentite chiamate in causa e abbiamo portato la nostra solidarietà e la nostra presenza alla signora e alle sue bambine.
Lo stupore è stato grande nel vedere l’ufficiale giudiziario e i carabinieri che hanno eseguito lo sfratto accompagnati solo dal fabbro che ha prontamente cambiato la serratura.
Mancava l’assistente sociale, mancava la figura che in questi casi deve farsi carico dei minori e rappresentare l’amministrazione comunale e dare l’appoggio delle istituzioni.
E’ sufficiente che una donna sola, che parla e comprende con difficoltà la nostra lingua, abbia concordato la data dello sfratto ormai esecutivo per essere archiviata dai servizi? Lasciata sola sul marciapiede di via IV novembre con le sue bambine e la sua valigia? Secondo noi no.
Ringraziamo le associazioni e i rappresentanti dei partiti che insieme a noi l’hanno fatta sentire meno sola.
La signora e le bambine sono al momento ospitate in una comunità.
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