lunedì 7 giugno 2021

75 anni della repubblica: la marcia dei diritti delle donne italiane

La lunga marcia dei diritti delle donne italiane, dalla fondazione della Repubblica a oggi. Dal 1946 al 2021, le lotte, le conquiste e le leggi

La fine della guerra, il giorno del referendum costituzionale. E poi le conquiste sociali, le prime donne che si affacciano alle professioni, le mode che cambiano, il lungo percorso della democrazia. Il 2 giugno 2021 la Repubblica Italiana compie 75 anni e noi vogliamo festeggiarla con una serie di puntate speciali. E ripercorrendo la marcia dei diritti delle donne

1946-1959

La ricostruzione corre veloce, tra speranza e ottimismo.

1946

Elettrici ed elette

Il 10 marzo le italiane per la prima volta andarono a votare, per le elezioni amministrative. E quel giorno un decreto sancì anche la loro eleggibilità.

1950

Maternità

È stabilito il divieto di licenziare le donne da inizio gravidanza al 1° compleanno del bambino e di impiegarle in lavori gravosi. È fissata l’astensione dal lavoro da due mesi prima a tre dopo il parto. 1956 Parità salariale Per eguali mansioni uguale salario per uomini e donne, in seguito alla ratifica della convenzione Oil (Organizzazione internazionale del Lavoro).

1958

Case chiuse

Con la “legge Merlin”, lo sfruttamento della prostituzione viene perseguito dallo Stato, che cessa di regolamentarlo in modi e luoghi deputati.

1959

Poliziotte

Viene costituito il corpo di Polizia Femminile, che persegue i reati contro le donne e i minori e che poi confluirà nel 1981 nella Polizia di Stato.

1960-1969

Dai balli alle manifestazioni: soffia la rivoluzione  Essere italiana negli anni 60

1963

Matrimonio

Abolita la clausola di matrimonio, che inserita nei contratti di lavoro, permetteva di licenziare le lavoratrici, una volta che si fossero sposate.

Casalinghe

Introdotta la pensione volontaria per la casalinghe, con quote mensili da pagare all’Inps, accessibile a tutte le donne dai 15 anni ai 50 anni non altrimenti occupate.

Magistrate

Si stabilisce il diritto delle donne all’accesso a tutte le cariche e professioni pubbliche, compresa la magistratura, senza limitazione rispetto alle mansioni o ai percorsi di carriera.

1964

Coefficenti

Abolizione del coefficiente Serpieri (introdotto nel 1934) per cui a parità di compito il lavoro di una donna in agricoltura era valutato (e retribuito) il 60 per cento di quello di un uomo.

1968

Adulterio

L’adulterio femminile non è più considerato un reato. Prima, la donna che tradiva il marito e il correo potevano essere condannati fino a un anno di reclusione. Nessuna pena per il marito adultero.

1970-1979

Essere esattamente come le madri non avrebbero voluto

1970

Approvazione della legge che introduce in Italia l’istituto del divorzio (nel 1974 il referendum abrogativo uscirà sconfitto dalla consultazione).

1971

Legge di tutela delle lavoratrici madri: congedo di 5 mesi obbligatorio, divieto di adibire a lavori onerosi; indennità per il periodo di astensione dal lavoro, anche per lavoratrici a domicilio e collaboratrici domestiche. Assorbita dalla legge 8 marzo 2000, per il sostegno della maternità e della paternità.

1975

Riforma del diritto di famiglia: stabilisce l’eguaglianza tra i coniugi, la condivisione della potestà (ora responsabilità) genitoriale, istituisce un doppio regime patrimoniale dei beni (comunione o separazione), revisiona le norme sulla separazione. Istituzione dei consultori familiari, per favorire la procreazione e la genitorialità responsabile, offrire assistenza psicologica e sociale per i problemi di coppia e della famiglia, e dei figli minori.

1977

Sancita la parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro che vieta ogni discriminazione fondata sul sesso, per assunzione, retribuzione e carriera a ogni livello gerarchico.

1978

Approvazione legge 194, per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza (nel 1981 il referendum abrogativo uscirà sconfitto dalla consultazione).

1980-1989

Prepariamo la nostra indipendenza

1981

Cade il delitto d’onore

Non potrà ottenere le attenuanti di pena per aver voluto “salvare l’onore della famiglia” chi abbia ucciso un parente (più spesso, la moglie, la figlia o la sorella). È cancellato anche il “matrimonio riparatore” che estingueva il reato di stupro.

1982

Cambio sesso

Viene riconosciuto il diritto dell’individuo alla rettificazione di attribuzione del sesso in sede anagrafica, a seguito o in previsione di un intervento chirurgico di modificazione anatomica.

1983

Figli adottivi

Per il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia si regola l’adozione stabilendo requisiti precisi per gli aspiranti genitori: matrimonio, limiti d’età, l’idoneità rilasciata del Tribunale dei minori. È istituito l’affido per dare sostegno alle famiglie in difficoltà.

Cittadini e cittadine

Si introduce la parità davanti alla legge italiana dei coniugi di coppie miste. Si riconosce che il figlio di madre italiana e padre straniero sia automaticamente italiano pur potendo mantenere la doppia cittadinanza fino alla maggiore età, e si cancella l’automatica acquisizione della cittadinanza italiana per la donna straniera che abbia sposato un italiano. La cittadinanza le è accordata qualora ne faccia richiesta.

1987

Autonome

L’indennità di gravidanza e puerperio viene estesa alle lavoratrici autonome (commercianti, lavoratrici nell’agricoltura, artigiane).

1990-1999

Emanciparsi dal ruolo di figlia

Essere italiana negli anni 90

1990

Libere professioniste

L’indennità di maternità è estesa anche alle lavoratrici libere professioniste. Cinque mesi di congedo, senza permessi di allattamento.

Pari opportunità

Viene istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Commissione Pari opportunità per promuovere l’uguaglianza tra i sessi rimuovendo “ogni discriminazione diretta e indiretta verso le donne”.

1992

Azioni positive

Si dispongono contributi e agevolazioni per l’imprenditoria femminile, nell’impresa, nell’artigianato, nel turismo, nel commercio nell’artigianato.

1993

Quote rosa

Nelle elezioni degli enti locali vengono introdotte le quote di genere: nelle liste per le elezioni comunali e locali almeno il 30 per cento dei candidati deve essere donna (legge annullata dalla Corte Costituzionale nel ’95).

1996

Violenza sessuale

Lo stupro diventa reato contro la persona e non più contro la morale, sono elevate le pene per gli aggressori, è introdotto il reato di stupro di gruppo, regolata la protezione della riservatezza della vittima. Si procede per querela irrevocabile, ma se la vittima è minorenne per querela d’ufficio.

1997

Forze armate

È istituito il servizio militare volontario femminile. Ultime nella Nato, le donne entrano nelle forze armate.

2000-2009

Il tempo di educare i genitori

Essere italiana negli anni 2000

2000

Genitori al centro

La legge 53 affianca al congedo di maternità, obbligatorio, un congedo parentale che può essere utilizzato da entrambi i genitori, per favorire la condivisione della cura. Sono estese le opportunità di lavoro flessibile e i sostegni ai genitori di portatori di handicap.

2001

Servizio civile alla pari

Nasce il servizio civile volontario nazionale, per 18 -26 enni, femmine e maschi, in difesa dell’ambiente e del patrimonio culturale o come servizio socio assistenziale. Stalking A protezione del coniuge, o di altre figure conviventi, dalla violenza familiare, si stabilisce l’allontanamento da casa del maltrattante e gli si vieta di avvicinarsi al domicilio e ai luoghi frequentati dalla vittima.

2003

Contro la tratta

Sono inasprite le pene per l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione, dell’accattonaggio o del lavoro in condizione paragonabili alla schiavitù. È previsto l’aiuto per le vittime della tratta che denuncino gli sfruttatori.

2004

Legge sulla Pma

La legge 40 consente il ricorso alla Procreazione medicalmente assistita a coppie eterosessuali, conviventi o coniugate, in età potenzialmente fertile. Divieto di fecondazione eterologa, crioconservazione degli embrioni e della loro diagnosi preimpianto. È istituito il registro nazionale delle strutture autorizzate alla Pma, pubbliche e private.

2010-2021

La comunicazione corre (sempre più) veloce  Italiane negli anni 2010-2020

2011

Quote di genere

La legge Golfo-Mosca prevede che almeno un terzo dei posti del consiglio di amministrazione delle società quotate in borsa o partecipate pubbliche siano riservati al genere meno rappresentato (per statistica le donne). Legge a tempo, più volte rinnovata.

2015

Dimissioni in bianco

Il divieto a ricorrervi da parte delle aziende è stato reintrodotto nel Jobs act.

2016

Legge sulle unioni civili

Regolamenta le unioni civili tra due persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto. Contempla gli stessi doveri di assistenza morale e materiale del matrimonio, in mancanza di diversa convenzione il regime patrimoniale è la comunione dei beni. Sono estesi tutti i diritti sociali, fiscali, patrimoniali, compresa la reversibilità della pensione. Non è prevista la possibilità di adozione di minori.

2019

Codice rosso

Introduce una corsia veloce per la violenza contro donne o minori prevedendo che la polizia giudiziaria, acquisita la notizia di reato, riferisca subito al pubblico ministero, che entro tre giorni deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti. Inasprisce le pene per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e di gruppo. La vittima ha 12 mesi, non più 6, per sporgere denuncia. È previsto il reato di diffusione illecita di foto e video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate.

https://www.iodonna.it/attualita/storie-e-reportage/2021/06/02/75-anni-della-repubblica-la-marcia-dei-diritti-delle-donne-italiane/?fbclid=IwAR3M_lXt5CAX2UxCbkQEyH2B0tebRuAnGpJsqAQpse_cFEpYUNEoaGFORX0

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