Con l'inaugurazione della Panchina Rossa al Parco degli Alpini si è concluso il nostro annuale percorso del 25 novembre.
Le Panchine Rosse rappresentano, accanto al valore simbolico , l'impegno dei soggetti che hanno partecipato (associazioni cittadine, Amministrazione Comunale, Scuola Media Verdi, Istituto Falcone-Righi e Liceo Giambattista Vico ) a contribuire attivamente all'eliminazione della violenza maschile sulle donne a partire dal nostro territorio.
Quest'anno il 25 novembre è stato annunciato da una raffica di femminicidi e figlicidi, segno terribile questi ultimi di vendetta degli uomini contro le partner. Violenze agite da uomini che non sopportano le scelte delle donne che considerano “loro proprietà”, senza diritti, né libertà.
Abbiamo assistito poi in diretta televisiva all'incredibile episodio della giornalista molestata da un tifoso, nell'indifferenza generale visto che le molestie sono ancora considerate atti normali, bravate, non invece quello che sono: l'inaccettabile segno di una cultura nella quale le donne, “oggetti” a disposizione degli uomini, devono subire violenza e tacere.
Un segno importante viene dalle sette ministre dell'attuale governo che proprio in occasione del 25 novembre hanno presentato un pacchetto di norme, da ratificare in Parlamento, contro la violenza sulle donne per garantire loro sicurezza, rendere effettivi i provvedimenti cautelari e le pene nei confronti degli uomini che le minacciano.
Ma, fino a quando la libertà e l'autodeterminazione delle donne rappresentano per taluni uomini ancora un tabù, finchè non saranno eradicate le cause che stanno nel profondo della cultura patriarcale, la violenza sulle donne continuerà ad avere cittadinanza. Bisogna decostruire stereotipi, smascherare pregiudizi e giudizi che svalutano le donne.
L'adozione delle panchine da parte delle scuole va nel segno del cambiamento. Ragazze e ragazzi, donne e uomini di un prossimo domani, possono essere protagonisti, soggetti attivi per la costruzione di un futuro liberato da sopraffazione, disparità, assoggettamento che sono i disvalori da cui trae linfa la violenza maschile sulle donne e la violenza in genere.
Con il 25 novembre non si esauriscono attenzione e impegno sul tema della violenza maschile sulle donne. In Italia e nel mondo la strada è ancora lunga e faticosa.
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