Finalità dell'associazione ventunesimodonna APS-ETS
. costruire un luogo, reale e simbolico, in cui le donne delle varie generazioni possano ascoltarsi, confrontarsi ed elaborare cultura e politica di genere
. sperimentare forme di cittadinanza attiva e d’impegno nella sfera della politica affinché le donne possano essere protagoniste della storia;
. ricercare e sperimentare modalità nuove di agire la politica, legata alle sensibilità ed ai bisogni delle donne e declinata sui principi d’inclusione, relazione, partecipazione e cooperazione;
. dare visibilità e valore a saperi, professionalità ed competenze che le donne possiedono e che desiderano mettere a disposizione della città;
. difendere i diritti storicamente acquisiti dalle donne e far valere quelli di nuova generazione;
. contribuire a destrutturare gli stereotipi sessisti che ingabbiano le donne in modelli fissi e che negano il ruolo reale che hanno nella società;
. contribuire alla crescita di una società nella quale democrazia, partecipazione, lavoro, linguaggio non abbiano come riferimento un presunto modello "maschile-neutro" che marginalizza le donne e contribuisce al mantenimento degli stereotipi sessisti;
Per raggiungere tali finalità l'associazione
si prefigge di:
· promuovere percorsi culturali e politici,
aperti anche agli uomini, con particolare attenzione ai temi di genere, anche
con il contributo delle competenze e dei saperi delle donne della città;
·
ricercare momenti di confronto con le amministratrici e con gli
amministratori sulle scelte politiche e amministrative, soprattutto su quelle
che hanno ricaduta sulla vita delle cittadine;
· proporre, anche in modo formale, concrete azioni alle amministratrici ed
agli amministratori della città;
· creare momenti di confronto con le donne della città, i movimenti e le
associazioni di donne e con le donne che militano nei partiti;
· ricercare occasioni di collaborazione con le associazioni, con le
istituzioni della città e con i partiti politici anche in vista di iniziative
da condurre congiuntamente;
·
aprire particolari iniziative interne al confronto con gli uomini che
credono nella necessità di un cambiamento culturale del rapporto uomo-donna;
· aderire ad iniziative organizzate da altre
associazioni.
. collaborare con le agenzie educative del territorio alla costruzione di percorsi culturali che riconoscano e rispettino le differenze
1 commento:
Grazie per ciò in cui vi impegnate. Purtroppo la donna ancora oggi viene minimizzata sotto alcuni aspetti... bisognerebbe partire anche solo nel cambiare le parole come ad esempio iniziare ad usare la parola sindaca o la prua o la parola avvocatessa magari sembrerà una piccola cosa ma sono proprio i piccoli semi a far nascere i grandi fiori
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