lunedì 22 luglio 2019

NO Ddl Pillon. La società civile, i centri antiviolenza, il movimento femminista chiedono l’impegno concreto dei/lle parlamentari

COMUNICATO STAMPA – INVITO

NO Ddl Pillon.
La società civile, i centri antiviolenza, il movimento femminista
chiedono l’impegno concreto dei/lle parlamentari

CONFERENZA STAMPA
23 luglio ore 16.30
Roma, Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama – Senato della Repubblica - Roma

Il 23 luglio riprende in Commissione Giustizia al Senato la discussione sul Ddl Pillon e sugli altri disegni di legge collegati, nonostante centinaia di migliaia di uomini e donne in Italia ne abbiano chiesto il ritiro.
Tanti/e parlamentari e rappresentanti delle istituzioni in questi mesi si sono espressi/e pubblicamente contro un disegno di legge lesivo per la libertà di tutti e tutte e potenzialmente molto pericoloso per i bambini e le bambine.
È arrivato il momento di verificare la fondatezza di tali dichiarazioni: CHI è dalla nostra parte e CHI no, chi è dalla parte delle donne e dei/lle bambini/e e chi no, CHI è disposto in Parlamento a far sentire la propria voce e a rispondere alla propria coscienza.
Le associazioni, i centri antiviolenza, il movimento femminista, le organizzazioni sindacali che in questi mesi si sono mobilitati per chiedere il ritiro del Ddl Pillon invitano perciò i/le parlamentari di tutti gli schieramenti a una conferenza stampa – martedì 23 luglio alle 16.30, Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama, Roma – per dimostrare pubblicamente il proprio impegno a fianco delle donne e i/le loro figli/e.

Promuovono la conferenza stampa:
Differenza Donna Ong
D.i.Re – Donne in rete contro la violenza
UDI – Unione delle donne in Italia, Rebel Network, Se non ora quando? – Coordinamento nazionale comitati, Casa internazionale delle donne, ARCI Nazionale, ArciLesbica Roma, CGIL – Confederazione generale italiana del lavoro, UIL – Unione italiana lavoratori
UAAR Nazionale
Associazione Nazionale Giuristi Democratici


LETTERA AI PARLAMENTARI 

Gentili Senatrici e Senatori, Deputate e Deputati

abbiamo appreso della ripresa della discussione in Commissione Giustizia al Senato del Ddl Pillon.
Ancora una volta non si presta ascolto alle richieste delle donne e di organismi di rilevanza istituzionale. Non è stata ascoltata la voce di tutti i centri antiviolenza, delle associazioni femministe, delle organizzazioni sindacali. Non sono nemmeno serviti i richiami di autorevoli istituzioni a cominciare dal Garante per l'Infanzia e di tutte le organizzazioni che lavorano a tutela dei e delle minori.
Se qualcuno pensa che resteremo a guardare e lasceremo che venga approvata una legge lesiva della libertà di tutte e di tutti e pericolosa per la vita di donne e bambine/i, si sbaglia.
Tanti parlamentari anche della maggioranza nel corso degli ultimi mesi hanno più volte dichiarato la loro contrarietà al Ddl Pillon riconoscendo la validità delle nostre obiezioni.
È arrivato il momento di verificare la fondatezza di tali dichiarazioni: CHI è dalla nostra parte e CHI no, chi è dalla parte delle donne e dei bambini e chi no, CHI è disposto in Parlamento a far sentire la propria voce e a rispondere alla propria coscienza.
Per questa ragione chiediamo a ogni Parlamentare di testimoniare il proprio impegno personale e di essere presente fisicamente alla conferenza stampa che abbiamo promosso al Senato il prossimo martedì 23 luglio alle ore 16.30.
Le chiediamo di essere presente e mostrare a tutta l'Italia chi, nel nostro Parlamento, è con le donne e i loro figli/e o chi è contro di loro, sapendo che la nostra mobilitazione continuerà instancabile nelle piazze ed in tutti i luoghi dove uomini e donne si sono confrontati e hanno preso posizione in centinaia di migliaia contro questo Ddl.
Abbiamo inoltrato lo stesso invito alla Segreteria del Suo partito
Contando sulla sua presenza alla conferenza stampa il 23 luglio porgiamo i saluti.

D.i.Re – Donne in rete contro la violenza
Differenza Donna Ong
UDI – Unione delle donne in Italia
Rebel Network
Casa internazionale delle donne
ARCI Nazionale
ArciLesbica
CGIL – Confederazione generale italiana del lavoro
UIL – Unione italiana lavoratori
UAAR Nazionale
Associazione Nazionale Giuristi Democratici






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