lunedì 2 marzo 2020

Leggo spesso uomini chiedersi "come aiuto le donne? Come posso, da uomo, essere un alleato?"

Leggo spesso uomini chiedersi "come aiuto le donne? Come posso, da uomo, essere un alleato?"
Ecco cosa dovete fare: dovete alzare la voce contro i vostri compari quando si permettono di mancare di rispetto alle donne. Tutto il resto è fuffa.
È inutile cantarsela e suonarsela con le femministe, tanto per fare i belli.
È con i vostri amici, parenti, colleghi, conoscenti, che dovete scontrarvi.

Il signore con il cappello è un giornalista, per lungo tempo corrispondente RAI da Londra. Si chiama Antonio Caprarica. Anche se è passato assolutamente inosservato ieri ha compiuto un gesto importante durante la diretta di "Quelli che il calcio" (la trovate su RAI Play, intorno alle due ore e dieci minuti). Argomento: ritiro dall'attività sportiva a 32 anni di una famosa, bravissima e bellissima tennista russa, Maria Sharapova. Siparietto obbligatorio con l'esperto di tennis, Adriano Panatta, 69 anni, che spiega che a lui la Sharapova non è mai piaciuta molto, non l'ha conosciuta ma "sembrava che ce l'avesse solo lei". Risate, finto imbarazzo, altra battutina, assist del conduttore Luca Bizzarri ad un altro ospite per un intervento più tecnico. Il signor Max Giusti parla dei contratti che imponevano agli sparring partner uomini (ché a quel livello ti alleni con ragazzi inseriti in posizioni alte nel ranking mondiale maschile) di non innamorarsi della tennista; ma se si fosse innamorata lei? Il contratto veniva stracciato... Tadan, rullo di tamburi e tintinnar di piatti.

A questo punto interviene il Signor, con la maiuscola, Antonio Caprarica, che sorridente e tranquillo dice di avere conosciuto la Sharapova giovanissima, alla sua prima vittoria a Wimbledon (17 anni). Gli aggettivi che usa per lei sono spettacolare e brava. Non nasconde la sua ammirazione per la persona, per il talento, la forza e il carattere. E dice, testuale: "Adesso qui parla una tribù di MASCHI, depressi e REPRESSI. Di questa donna capace di incutere TERRORE per la sua forza fisica e per il suo appeal sessuale. La stanno demolendo. Invece no: viva la Sharapova".

Si può fare, lo possiamo fare. Tutti. Non voltare la testa davanti ai commenti machisti, dare uno spazio al rispetto, irridere questo patetico club di maschi che si sentono tali solo se possono bullizzare una donna.

Chapeau, Signor Caprarica!
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