mercoledì 26 aprile 2023

Perché l'accesso gratuito alla pillola è solo l'inizio? Non Una Di Meno - Milano

Dopo 50 anni dalla depenalizzazione della pillola, che avvenne grazie alla Corte costituzionale che abrogò l'articolo 533 del Codice Rocco, retaggio fascista che vietava la "la propaganda dei mezzi atti a impedire la procreazione", contraccettivi compresi, un primo passo è stato fatto oggi con l’annuncio dell’AIFA sulla gratuità della pillola in tutta Italia (e non a macchia di leopardo come è accaduto fino ad ora).
Di quel retaggio sentiamo oggi l'eco, dalle voci che stanno provando ad alzarsi in questi giorni dal governo e i suoi sostenitori per esprimere il loro dissenso.
👉L'accesso gratuito alla pillola su tutto il territorio è un passo in avanti verso una prevenzione necessaria, in un paese in cui preservativo e pillola non sono ancora i metodi più diffusi e una persona su quattro si affida comunque al coito interrotto.
🔢In Italia, come dimostra una ricerca del European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights (EPF), sono molto scarsi il livello di consulenza sulla pianificazione familiare e la quantità di informazioni disponibili online sulla contraccezione.
Un gruppo particolarmente vulnerabile quando si tratta dell’uso di contraccettivi e dei metodi di prevenzione è quello delle persone più giovani, dato che l’età media del primo rapporto sessuale è di 17-18 anni.
Ci siamo arrivat*. Bene.
🔥Adesso servono programmi specifici di educazione sessuale di educazione alla salute nelle scuole per favorire scelte informate e consapevoli per la contraccezione.
🔥Adesso serve sostenere e potenziare i consultori perché devono essere pronti ad assistere chi vuole usare la contraccezione orale.





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