sabato 12 ottobre 2013

L'annuncio di Obama: "Janet Yellen guiderà la Fed"



Il presidente americano ha deciso chi sostituirà, a gennaio, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Per la prima volta una donna alla guida dell'organismo americano. La nomina sarà ufficializzata oggi
NEW YORK – Eliminato dalla corsa il rivale più temibile, per il dopo-Ben Bernanke la favorita era lei. E alla fine i pronostici si sono avverati, la scelta di Barack Obama per guidare la banca centrale e' andata proprio lei, Janet Yellen, numero due della Fed. La nomina sarà annunciata ufficialmente oggi, ma entrerà nei pieni poteri a gennaio, quando Bernanke, dopo otto anni alla guida della Fed, lascerà il timone della Banca centrale americana.
La Yellen è una veterana del mestiere. Fu nominata vicepresidente della banca centrale nel 2010 ma prima di allora era stata presidente della Federal Reserve di San Francisco (la banca centrale Usa è strutturata, come dice il suo nome, su base federale, uno schema copiato dalla Bce). Aveva debuttato come consigliera del Federal Open Market Committe – il più importante organismo per definire la politica monetaria – nel 1994. E aveva lavorato come economista della Fed negli anni Settanta: vi conobbe suo marito, l'economista George Akerlof, che nel 2001 ha vinto il premio Nobel all'Economia. Neppure uscieri e personale delle pulizie conoscono quegli uffici come lei.
La Yellen è una democratica, la sua prima nomina nel Board fu decisa da Bill Clinton. Ed è una “colomba” dichiarata. Pensa che la banca centrale debba fare gli interessi dei lavoratori sostenendo il pieno impiego, più di quanto debba stroncare l’inflazione. “I lavoratori e le loro famiglie – ha detto in un discorso recente – stanno pagando un costo elevato per la deludente lentezza di questa ripresa. C’è il rischio di infliggere danni duraturi al mercato del lavoro e alla capacita' produttiva dell’economia”.
E’ stata un’alleata preziosa di Bernanke nel sostenere la prosecuzione della politica monetaria espansiva, attraverso acquisti mensili di 85 miliardi di dollari di titoli pubblici, operazioni che servono a irrorare liquidita' e tenere bassi i tassi d’interesse. Il ruolo della Yellen fu decisivo quando un anno fa si apri' un dibattito ai vertici della Fed.
I “falchi” ritenevano che la banca centrale avesse fatto fin troppo, denunciano i rischi di una nuova bolla speculativa, volevano interrompere gli acquisti di titoli rapidamente e preannunciare un rialzo dei tassi. Per la Yellen come per Bernanke sarebbe stata una follia togliere il pedale dall’acceleratore monetario e cominciare a spingere su quello del freno, in una fase in cui ci sono ancora venti milioni fra disoccupati (reali) e sottoccupati in America. Di recente le è stato chiesto se le banche centrali abbiano bisogno di più donne ai loro vertici e la sua risposta è stata netta: “Aumenteranno, ed era ora”.

(09 ottobre 2013) di FEDERICO RAMPINI

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