domenica 9 dicembre 2018

Ecco perché il governo ha fatto una "bastardata" contro gli orfani di femminicidio

La parola che ho pronunciato ieri di solito non appartiene al mio linguaggio, eppure è salita spontanea alle labbra
Mara Carfagna Deputata di Forza Italia, vicepresidente della Camera

Talvolta certe parole vengono direttamente dal cuore, e dalla rabbia. La parola "bastardata" che ho pronunciato ieri di solito non appartiene al mio linguaggio, eppure è salita spontanea alle labbra quando la Commissione Bilancio della Camera ha respinto il mio emendamento alla manovra economica per istituire un fondo di 10 milioni di euro a sostegno delle famiglie affidatarie dei bambini orfani di femminicidio, gli zii, i nonni, i parenti che crescono questi piccoli dopo la tragedia.

E allora ho giurato che questa storia non finisce qui. Non mollerò, andrò fino in fondo. Lo dobbiamo agli orfani e lo ho promesso a Renato, a Agnese, a Stefania, a tutti quelli che mi hanno raccontato la loro storia. Sono sicura che il mio partito ripresenterà questa proposta, ma oso persino dire che non mi interessa chi lo farà, anzi spero che saranno tanti, perché su questi temi abbiamo ottenuto i migliori risultati quando abbiamo trovato un accordo in nome dei valori più alti, oltre gli schieramenti.

E voglio proprio guardare in faccia uno a uno quelli che avranno di nuovo il coraggio di votare contro o di voltarsi dall'altra parte. Perché le famiglie si trovano in una estrema necessità e hanno diritto a questo denaro. Perché un bambino che ha visto la madre uccisa dal padre è traumatizzato, sconvolto, ha bisogno di cure lunghe e costose, di accudimento costante e di assoluta dedizione.

Ho conosciuto una nonna che non può più andare al lavoro, perché le sue nipotine vogliono stare solo con lei. Come può mantenerle?
Ho raccolto lo sfogo di una zia che non può lasciare solo il nipote superstite un istante.

Questa gente eroica si è rivolta al mio ufficio, qui alla Camera. Sono arrivate lettere, telefonate, richieste di soccorso, ho ascoltato parole che tolgono il fiato e colmano di indignazione. Per questo il 21 novembre, quando abbiamo lanciato da Montecitorio la campagna #nonènormalechesianormale contro la violenza sulle donne, ho pregato nonno Renato di venire a testimoniare in prima persona, e lui lo ha fatto con coraggio e dignità ammirevoli.

Il signor Renato cresce i nipotini con sua moglie dopo il femminicidio della loro giovane figlia, l'assassino sorprese la madre e i bambini davanti alla porta di casa e sua figlia non ebbe scampo. I figli la videro nel sangue prima che il grande riuscisse a portar via la sorellina e fuggire dalla vicina per chiedere aiuto. Come tante altre donne, la figlia del signor Renato aveva denunciato sette mesi prima di essere uccisa, ma lo Stato non ha saputo salvarla e questa è un'altra ragione di giustizia per cui i suoi figli e i suoi genitori hanno diritto a un fondo: nonostante le leggi, lo Stato non è riuscito a difenderle.

Il signor Renato ha raccontato come stanno i suoi nipotini alla Sala della Lupa:
"Servono medicine per farli dormire perché dormire è un tormento. Riescono a prendere sonno soltanto abbracciati a mia moglie, tutti e due. Li spaventa ogni rumore, ogni persona adulta che si avvicina, anche se con il tempo stanno lentamente migliorando. Sono terrorizzati dall'idea che un giorno il loro papà possa ripresentarsi perché vivono nella certezza che voglia tornare per ucciderli".

Come si fa a non provare un dolore profondo, una solidarietà piena? Ho sentito il dovere di intervenire subito, di scrivere un emendamento alla Manovra per creare un fondo dedicato, mi sono appellata a tutti i miei colleghi perché si trovasse un consenso trasversale intorno a questa proposta di civiltà.

Invece il cinismo e l'indifferenza hanno prevalso, ma io credo che alla fine non vinceranno.
https://www.huffingtonpost.it/mara-carfagna/ecco-perche-il-governo-ha-fatto-una-bastardata-contro-gli-orfani-di-femminicidio_a_23610453/?fbclid=IwAR0fN_PeU2Xs0HjQ0FLSPVn3hxZ8yu6AugLiXghw7cpJadRAQCjehbgThAc

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