sabato 23 gennaio 2016

DIRITTI, FEMMINISMI Manifesto femminista per l’approvazione del ddl Cirinnà di Redazione @PasionariaIT

Il 28 gennaio in parlamento si discuterà il disegno di legge per l’istituzione delle unioni civili, un momento cruciale per i diritti civili del nostro Paese. Non c’è più tempo per le esitazioni: è l’ora di agire, di farsi sentire, di prendere posizione. Pensiamo sia importante dimostrare ai nostri politici e alle forze più conservatrici del paese che c’è una grande parte della società italiana pronta a schierarsi a favore dei diritti di tutte e tutti. Per questo, su iniziativa di Pasionaria.it, un gruppo di persone che ha a cuore le tematiche del femminismo intersezionale promuove il manifesto che segue. Partecipate anche voi, aderendo al documento e scendendo in piazza sabato 23 gennaio in una delle oltre 70 piazze dove si svolgeranno le manifestazioni dell’iniziativa #svegliatitalia!

Manifesto femminista per l’approvazione del ddl Cirinnà

Siamo un gruppo di donne e uomini che lottano contro il sessismo e si occupano di questioni di genere: ci riconosciamo in quella corrente culturale che si chiama femminismo.
Il nostro femminismo è un femminismo intersezionale. Crediamo che nessuna persona sia identificabile con una sola categoria, ma che tutti noi ci definiamo in modi diversi a seconda del posto (o dei posti) che occupiamo in relazione alle altre e agli altri. Per questo pensiamo che non possiamo confinarci soltanto nella rivendicazione delle lotte che riguardano strettamente le donne, senza renderci conto che anche all’interno della “categoria donne” sussistono grandi differenze dovute a vari fattori (economici, etnici, culturali, di orientamento sessuale…) e che se non si lotta per eliminare ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione, allora il nostro agire sarà necessariamente monco.
Perciò adesso, con tutta la nostra forza, sosteniamo la lotta del movimento lgbti italiano (al quale molte e molti di noi sono vicine o nel quale sono direttamente coinvolte o coinvolti) per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali.
Pur coscienti che il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili sia un testo manchevole, che non prevedendo il matrimonio egualitario mantiene e sancisce una discriminazione in base all’orientamento sessuale e colma solo parzialmente la distanza tra l’Italia e i paesi più avanzati dell’occidente, nella situazione politica attuale, ci adoperiamo perché almeno questa legge venga sancita senza ulteriori mutilazioni di compromesso.
Per noi le stepchild adoption, cioè la possibilità di adottare il figlio o la figlia naturale del compagno o della compagna, sono il minimo che si possa ottenere a tutela delle famiglie omosessuali (che in Italia sono già realtà) e soprattutto nell’interesse dei minori coinvolti e non hanno nessuna correlazione diretta o indiretta con la gestazione per conto di altri (da molti chiamata erroneamente “utero in affitto”).
Riteniamo, inoltre, che le problematiche legate alla gestazione per conto di altri (pratica vietata in Italia e a cui fanno ricorso anche le coppie eterosessuali) non possano in alcun modo inficiare il diritto delle coppie omosessuali ad accedere all’istituzione del matrimonio e al riconoscimento giuridico delle loro famiglie e guardiamo con preoccupazione come, sia consapevolmente che in buona fede, una discussione necessaria e seria sul tema della g.p.a. sia stata manipolata e strumentalizzata nei tempi e nei modi da parte delle forze conservatrici del nostro paese per affossare il ddl Cirinnà.
Adesso, per noi, è tempo di lotta. Scenderemo in piazza il 23 gennaio in occasione della mobilitazione nazionale per l’approvazione del disegno di legge e continueremo a farci sentire per tutto il suo percorso parlamentare.
Invitiamo tutte le persone e le associazioni, le attiviste e gli attivisti che condividono i nostri principi a unirsi a noi, affinché almeno questo piccolo passo in favore di un’Italia più giusta possa realizzarsi: dimostriamo ancora una volta alla nostra classe politica che la maggior parte del paese è più progressista, più lungimirante di loro.
Firmate questo appello, scendete in piazza con noi, mostrate il vostro supporto: perché quando si parla di diritti l’auspicio non è solo che un gruppo di persone sia meno oppresso, ma che si metta in moto un progresso generale della società tutta.

Se vuoi unirti all’appello contattaci a questo link!http://pasionaria.it/contact-us/

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