domenica 31 gennaio 2016

Donne in Parlamento, chi cosa / Le senatrici, i partiti e le Unioni civili inserito da Avetta Paola

Nessuna solidarietà di genere: sulle unioni civili le donne parlamentari sono divise come i loro colleghi anche se affiorano alcune sensibilità diverse
Unioni civili un diritto alla libertà di scelta che divide e che non fa intravedere solidarietà di genere tra le donne parlamentari.
Sono in molti in attesa del 28 Gennaio, quando arriverà nell'aula del Senato la legge che equipara ai diritti e doveri di una coppia regolarmente sposata anche i diritti e i doveri delle coppie di fatto e delle coppie omosessuali. Il clima di questa vigilia è di grande incertezza. I numeri per approvare la legge ci sono (PD, 5 stelle, Sel e gruppo misto) ma il PD è diviso e teme anche l'inaffidabilità dei senatori 5 stelle nel momento del voto segreto.
La relatrice del provvedimento, Monica Cirinnà, sulla tenuta del suo gruppo ostenta sicurezza e dichiara che i nuovi diritti e doveri per le coppie di fatto ormai sono nero su bianco e che si tratterà solo di fare dei miglioramenti per armonizzare sensibilità diverse. Paola Taverna, senatrice dei 5 stelle, respinge decisamente l'etichetta di inaffidabilità che si vuole appiccicare al suo gruppo e giudica invece inaffidabili i senatori di maggioranza del PD, troppo timorosi della divisione che questa legge crea all'interno del Governo (NCD è infatti assolutamente contraria sugli articoli riguardanti la coppia omosessuale). Il parere di Paola Taverna, nel motivare il suo personale convinto appoggio a questa legge, è che siamo proiettati verso un futuro di maggiori diritti e questa legge rappresenta un passo in avanti della civiltà certificando e garantendo situazioni già esistenti nei fatti, senza intaccare o introdurre novità in questioni cattoliche, etiche o morali.

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