Il disegno di legge “Pillon” sulle “norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità” porta il nome del senatore Simone Pillon, eletto il 4 marzo 2018 e membro in parlamento della Lega. Avvocato e mediatore familiare, è anche membro fondatore del Comitato “Family Day”. Il ddl Pillon è stato presentato il 1° agosto ed è in corso di esame in Commissione giustizia al Senato.
Ieri sera la trasmissione di Riccardo Iacona, #PresaDiretta , ha trasmesso un’eccellente inchiesta di Giulia Bosetti dal titolo “Dio, Patria e Famiglia”. Quello che segue è un breve campionario delle affermazioni deliranti e misogine fatte da esponenti di primo piano dell’arcipelago neo-oscurantista di varie associazioni che premono per l’approvazione del #ddlPillon(inclusi i fascisti di Forza Nuova):
1. ” Il feticcio più evocato dall’estremismo femminista è la violenza in famiglia. Ma solo quella declinata al maschile. Ma nel contesto separativo quasi sempre la violenza ha le chiavi di casa e porta i tacchi a spillo “ , Vincenzo Spavone, presidente di GESEF (Genitori Separati dai Figli);
2. “[ …] Non trovate strano che in Italia le donne siano soggette a una violenza che non esiste negli altri paesi?” , Vittorio Vezzetti, pediatra, fondatore dell’associazione “Figli per sempre”;
3. ” L’interesse dei minori sarebbe che i genitori non si separassero. La famiglia non è un affare privatistico, ma un fatto sociale. Da quando le donne hanno acquisito il diritto di separarsi sono diventate più libere e più felici? No. Bisogna fornire delle questioni oggettive per separarsi. Il matrimonio non è basato sull’amore, anzi, è qualcosa di diverso da una semplice consacrazione dell’amore. ” , Massimiliano Fiorin, avvocato e saggista, già candidato con Il Popolo della Famiglia;
4. “L’aborto è più grave dello stupro perché è la soppressione del concepito e lo stato non lo tutela semplicemente perché il concepito non può votare.”, Pietro Guerini, Fondatore comitato referendario ” No194″;
5. “Bisogna convincere la donna a non abortire. Informare la donna e farle capire che la vita è un grande valore. Perché non lo sa. Le donne hanno tutto il diritto di emergere nella società ma una donna non deve far carriera per forza. In politica quelle brave si contano sulle dita di una mano, la maggior parte sono carrieriste “, Alberto Zelgher, Consigliere Comunale di Verona (Lega);
6. ““Il suo ambito [della donna n.d.r] è quello domestico, familiare e degli affetti privati da cui non è bene che venga strappata. Secondo me sarebbe meglio se si favorisse, attraverso lo stipendio del marito o del padre, la possibilità di un mantenimento più dignitoso della famiglia.” , Maurizio Ruggero Presidente del” Sacrum Romanum Imperium”;
7- ” Le femministe vogliono sovvertire il diritto naturale. La donna è prima di tutto moglie e madre. “ , Matteo Castagna fondatore del circolo” Cristus Rex “;
8. “Facciamo entrare i musulmani. Che stiano a casa loro. Vogliono riempirci idi musulmani e uccidere i bambini italiani. Le nostre preghiere hanno fatto arrivare Fontana e Pillon, questa è la grazia le preghiere”, Sostenitore pro-life, membro del comitato referendario No194-
A pagina 24 del “Contratto per il governo del #cambiamento“ firmato dal M5S e Lega, sotto il titolo “Diritto di famiglia” c’è questa roba qui: “Nell’ambito di una rivisitazione dell’istituto dell’affidamento condiviso dei figli, l’interesse materiale e morale del figlio minorenne non può essere perseguito se non si realizza un autentico equilibrio tra entrambe le figure genitoriali, nel rapporto con la prole. Pertanto sarà necessario assicurare la permanenza del figlio con tempi paritari tra i genitori, rivalutando anche il mantenimento in forma diretta senza alcun automatismo circa la corresponsione di un assegno di sostentamento e valutando l’introduzione di norme volte al contrasto del grave fenomeno dell’alienazione parentale. È necessario riorganizzare e semplificare il sistema delle adozioni nazionali e internazionali. “. Unire i puntini e trovare la relazione, ovvero, il medioevo prossimo venturo, se non facciamo qualcosa prima.
Solo ad una lettura superficiale può sfuggire il fatto che il punto caduta di tutto il ragionamento contenuto nella parte citata del “contatto di governo” di M5S e Lega dedicata al “diritto di famiglia” è il riferimento che si fa alla fine del paragrafo alla d nozione di “alienazione parentale” che coincide esattamente con quella di “Sindrome da alienazione genitoriale” teorizzata da un certo Richard Gardner. Ma cos’è la “Sindrome da alienazione genitoriale”? Meglio conosciuta meglio con l’acronimo inglese PAS (Parental Alienation Syndrome), la sindrome da alienazione parentale è una presunta malattia psichiatrica di cui soffrirebbero i figli delle coppie separate.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) ed il Ministero della Sanità, la PAS non esiste. Invece, secondo i suoi teorici, la PAS è quella sindrome che durante le cause di divorzio e di separazione, viene causata generalmente dalla madre al/la figlio/a per motivi di vendetta, di gelosia o per altro, al fine di estraniarlo dall’altra figura genitoriale. La sindrome si manifesterebbe ogni volta che il/la figlio/a minore manifesti rifiuto, alienazione o estraniazione con riguardo ad uno dei due genitori.
Una sentenza della Cassazione del 2013 ha stabilito che la “sindrome di alienazione parentale” non esiste dal punto di vista scientifico e quindi non può essere usata dal CTU [1] . Va detto, tuttavia, che il fatto che la PAS non sia considerata scientificamente una malattia non significa che non esistano genitori che spingono i figli ad odiare l’ex partner. Nelle separazioni conflittuali spesso i figli vengono usati come un’ “arma” per ferire l’ex coniuge. Nel 2016 la stessa Cassazione ha poi affermato che non è compito della medesima stabilire o meno la validità scientifica di qualsiasi teoria. Ma a queste giravolte siamo abituati.
Il principale sostenitore dell’esistenza della PAS è stato il dottor Richard A. Gardner[2] che la “inventò” nel 1985 e che definiva la PAS come un “disturbo” che nasce quando, durante le separazioni uno dei genitori, inizia un’opera sistematica di denigrazione nei confronti dell’altro genitore e come una forma di indottrinamento e/o lavaggio del cervello del figlio. Ma perché vi sia “PAS” anche il figlio deve contribuire attivamente all’attività di “alienazione”. In ogni caso la PAS, in questi 30 anni, non è stata mai dimostrata. Gardner, che si presentava come professore di psichiatria infantile presso la Columbia University, pur essendo solo un “volontario non retribuito”, nel suo libro L’isteria collettiva dell’abuso sessuale[3] sostiene che le donne provano piacere ad essere picchiate e violentate e che “ la pedofilia può aumentare la sopravvivenza della specie umana avendo finalità procreative” arrivando, addirittura, a giustificarla perché si “fa così in molte culture”.
In un altro testo scritto da Gardner dal titolo inquietante True and False Accusations of Child Sex Abuse”[4] questi scrive che “bisogna dire ai bambini che in fondo gli abusi sessuali sono una cosa normale perché normalmente praticate in altre società e culture”. Da consulente tecnico di parte nei tribunali; Richard A. Gardner ha lavorato assai di frequente alla difesa di genitori accusati di pedofilia e di abusi sui figli.
Il trucco è che nel ddl Pillon non si parla di PAS ma di “ Alienazioni “ e di “ estraneazioni”. Poi, però, vai a leggere e ritrovi pari pari le teorie di Richard Gardner. Quelle teorie tradiscono posizioni apertamente misogine ed il Disegno di Legge Pillon è certamente ispirato ed orientato decisamente da una volontà punitiva nei confronti delle donne dal momento che non tiene conto, in alcun modo, né dei dati, quantitativi e qualitativi, che le vedono enormemente svantaggiate sia sul piano sociale che su quello reddituale, né di quelli relativi alle violenze domestiche da parte dei padri e di cui sono vittime sia le donne che i figli, presumibilmente “alienati”, i quali, secondo quanto previsto dal ddl Pillon, per “guarire dall’alienazione”, devono essere presi con la forza e rinchiusi in una casa famiglia per essere sottoposti ad un “recupero comportamentale” che gli faccia “accettare” il genitore “alienato”.
Nell’ottobre del 2012, davanti alla scuola elementare di Cittadella, nel padovano, un bambino di dieci anni venne prelevato con la forza dagli agenti di polizia, tra le urla dei presenti che chiedevano di lasciare stare il bimbo e di ascoltarlo. Le forze dell’ordine stava dando così esecuzione ad un’Ordinanza della sezione Minori della Corte d’Appello di Venezia che aveva accolto, per l’appunto, la tesi dell’ “alienazione parentale”. La madre riprese il tutto con il proprio smartphone, mentre urlava di lasciare stare il figlio. Tre minuti in cui il piccolo venne strattonato, infilato nell’auto di servizio, piegato e tenuto con la forza. Il tutto mentre urlava disperato : “Non respiro, zia, aiutami!”. Tre minuti in cui il bambino tentò di divincolarsi dalla stretta di un uomo che lo teneva per le spalle e di un altro che gli stringeva le caviglie. Alla fine di questo strazio, la zia del bambino rivolse alcune domande ad una donna che aveva partecipato al prelevamento e che le rispose di essere un ispettore e di non essere tenuta a darle spiegazioni: “Sono un ispettore di polizia. Lei non è nessuno”.
1] Consulente Tecnico d’Ufficio e si riferisce a quella figura di perito che lavora al fianco del Giudice (art.61 del Codice di Procedura Civile) e presta la sua opera di consulenza sulla base di precise competenze stabilite dal Codice di Procedura Civile..
[2] Richard Alan Gardner ( New York , 28 aprile 1931 – Tenafly , 25 maggio 2003 ) è stato uno psichiatra forense statunitense , ideatore della controversia Sindrome da alienazione genitoriale
[3] Richard Alan Gardner, Hysteria sugli abusi sessuali: Revisioni di Streghe di Salem rivisitate , Cresskill (NJ), Terapeutici creativi, 1990
[4] Richard Alan Gardner, Vere e false accuse di abusi sessuali su minori: valutazione e causa , Cresskill (NJ), terapie creative, 1992.
http://contropiano.org/interventi/2019/01/30/il-medioevo-prossimo-venturose-non-facciamo-qualcosa-0111896?fbclid=IwAR1R6Qd9f0vv7iybbLcCul9PgLbhm3JsHgqgnFgIHzEWO112WY_M9ct9uGI
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