Un messaggio arrivato in diretta, durante un talk show politico su una tv locale. Niente giri di parole: "Sgozzate quella cagna comunista e parassita". Destinataria, la consigliera comunale del Pd di Milano Diana De Marchi, che è anche presidente della commissione pari opportunità. A denunciare l'episodio è la stessa De Marchi, che racconta: "Lunedi scorso, mentre partecipavo ad una trasmissione televisiva è arrivato alla redazione un messaggio molto grave contro di me. Stavamo discutendo del processo a Salvini ed è arrivato questo 'Sgozzate quella cagna comunista e parassita'. La Digos sta già facendo le opportune verifiche. Dopo averci riflettuto a lungo ho deciso di denunciare anche pubblicamente la cosa, perché è necessario fermare immediatamente ogni forma di violenza, anche verbale, sempre più diffusa nei social, soprattutto contro le donne, e pericolosamente incline a degenerare in aggressione fisica".
La trasmissione in questione era in onda sull'emittente Telenova, in studio con De Marchi anche Valerio Federico di +Europa e due politici di centrodestra, Angelo Ciocca e Stefano Maullu. De Marchi ha espresso la sua posizione sul possibile processo al ministro dell'Interno per il caso Diciotti, mentre i telespettatori inviavano i loro commenti a un numero di telefono. Durante la pausa pubblicitaria, tra questi messaggi, è arrivato quello in questione. La conduttrice Adriana Santacroce, alla ripresa della diretta, ha stigmatizzato il messaggio arrivato, sottolineando che non sono tollerate frasi del genere. Subito dopo la decisione di De Marchi di denunciare alla Digos l'accaduto, fornendo il numero di cellulare da cui è stato inviato il messaggio.
Aggiunge De Marchi sul suo profilo Facebook: "In questo momento storico, e lo dico con tristezza, sono spesso proprio i politici - ministri, parlamentari ecc. - a usare un linguaggio aggressivo, violento, a sfondo xenofobo o peggio razzista, contro le minoranze e gli avversari. Non possiamo stupirci se poi qualche mente debole o esaltata, influenzata da tale deriva verbale, cerca di passare dalle parole ai fatti. Richiamo dunque chi spesso trascende nei suoi discorsi e nei suoi messaggi a un maggior senso di responsabilità". Solidarietà dalla segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani: "Solidarietà alla consigliera Diana De Marchi raggiunta da minacce violente e gravissime, a sfondo sessista, mentre partecipava ad una trasmissione televisiva. Serve maggiore responsabilità, soprattutto da parte di chi riveste incarichi istituzionali e politici, nell'evitare l'utilizzo di toni e parole aggressive e cariche d'odio che, anzi, vanno condannati. Non abbassiamo la guardia: occorre reagire e denunciare per fermare questa brutta e pericolosa deriva". E messaggi simili anche dal Pd regionale e dai consiglieri del Movimento 5 Stelle.
Tre anni fa De Marchi era stata vittima, ancora durante una trasmissione tv, di frasi vergognose da parte dell'avvocato Carlo Taormina mentre si discuteva di immigrazione: "Vai a farti stuprare se ti piace l'integrazione. Fai le corna a tuo marito e fatti ingravidare".
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