Perché la fila alla toilette delle donne è sempre maggiore rispetto a quella degli uomini? Perché in caso di neve si tende a dare la priorità alla pulizia delle strade rispetto a quella dei marciapiedi, in cui è più facile scivolare e farsi male?
Caroline Criado Perez nel libro “Invisible Women” ci fa riflettere sull’assenza della prospettiva femminile nella pianificazione urbana e nell’erogazione di servizi pubblici.
Rispetto alle toilette, notiamo che quelle femminili hanno solo le cabine mentre quelle maschili hanno anche gli orinatoi. Inoltre le donne spesso vanno alla toilette con un bambino o con un anziano e potrebbero avere l’esigenza di cambiare un assorbente. “Alla luce di tante differenze anatomiche, l’idea che un’identica metratura dei servizi igienici sia il modo corretto per affrontare la questione è un chiaro sintomo di un egualitarismo che privilegia la forma a scapito della sostanza”.
Da un’inchiesta del 2016 è emerso che le donne indiane che vanno nei campi a espletare le proprie necessità corporali hanno alte probabilità di subire violenza sessuale. Ma le autorità non fanno nulla per evitarlo.
In tutto il mondo le donne tendono a usare i mezzi pubblici e a muoversi a piedi molto più degli uomini; inoltre è più facile che debbano spingere un passeggino sul marciapiede. Ma il 73% dei finanziamenti erogati dalla Banca mondiale nel settore dei trasporti è destinato alla costruzione di strade e autostrade, perché “si continua a credere che la mobilità connessa al lavoro retribuito sia prioritaria rispetto alla mobilità di chi compie a titolo gratuito un lavoro di cura”.
Da un’indagine del 2016 è emerso che il 90% delle donne francesi ha subito molestie sessuali sui mezzi pubblici; un altro studio ha appurato che sulla metropolitana di Washington una donna rischia 3 volte più di un uomo di subire molestie. Ma le aziende di trasporti non fanno nulla per aumentare la sicurezza e la libertà di movimento delle donne.
“Se davvero vogliamo che gli spazi pubblici siano di tutti dobbiamo cominciare a tener conto dell’altra metà del mondo”, scrive Caroline Criado Perez.
A cura di Ilaria Moroni
Citazioni e dati tratti dal libro: Caroline Criado Perez, “Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano”, Einaudi, 2020
N.B. Nel 2001 un comune svedese ha deciso di pulire la neve prima dai marciapiedi e poi dalle strade ed è emerso un grande risparmio in termini sanitari perché chi va a piedi (70% donne) rischia di farsi male 3 volte più spesso degli automobilisti, scivolando sul ghiaccio. I piani neve che danno la priorità ai pedoni prevengono molti infortuni, che costano il doppio dei servizi di viabilità invernale, dove nevica spesso.
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