lunedì 19 maggio 2014

Svezia: Feministiskt initiativ per una Europa aperta in cui i diritti umani, l’uguaglianza e la giustizia sociale siano in cima all’agenda politica »Europee: una opportunità importante per le femministe


E’ il momento di creare un’Europa aperta dove i diritti umani, l’uguaglianza e la giustizia sociale siano in cima all’agenda. Da Feministiskt initiativ un appello per una maggiore presenza femminista al parlamento europeo.
Per promuovere l’uguaglianza, la giustizia sociale e i diritti umani delle donne e di controbilanciare le posizioni conservatrici, Iniziativa femminista concorrerà in Svezia alle elezioni del prossimo maggio per rinnovare il Parlamento europeo (PE) .
Iniziativa femminista Feministiskt initiativ(abbreviato Fi o F!), che nelle elezioni europee, nel 2009, ha ottenuto il 2,2% dei voti è data in aumento nei sondaggi.
Fuori i razzisti dentro le femministe!
Una politica femminista per l’Europa
E ’il momento di creare un’Unione europea aperta in cui i diritti umani, parità di genere e la giustizia sociale siano in cima all’ordine del giorno. Quando i nostri diritti sono sotto attacco dobbiamo essere dove vengono prese le decisioni! Altre femministe sono necessarie nelle stanze del potere. Sostituire i razzisti con le femministe!
E’ ora di creare una Unione Europea aperta, dove i diritti umani, l’eguaglianza, l’equità di genere e la giustizia sociale siano prioritarie nell’agenda politica. Quando altri e altre cercano di limitare i nostri diritti, dobbiamo essere presenti dove si prendono le decisioni.
Abbiamo bisogno di più femministe nello spazio del potere. Fuori i razzisti e dentro i/le femminist*
Le elezioni del parlamento europeo devono essere valutate alla luce del fatto che partiti razzisti, nazisti e fascisti di tutta Europa si stanno mobilitando. Diversi di loro già siedono al parlamento europeo ed esiste il rischio concreto che il loro numero aumenti.
Se non facciamo abbastanza per combattere la discriminazione strutturale daremo potere alle forze razziste e conservatrici. Dobbiamo innalzare il livello di ambizione nel lavoro per la democrazia e per i diritti umani universali.
Più partiti e iniziative femministe stanno prendendo vita in Europa e il nostro obiettivo a lungo termine è che, uniti e unite, si possa formare un gruppo parlamentare femminista.
L’iniziativa femminista svedese si candida alle elezioni presentandosi come una opzione per tutte quelle persone che vogliano sostenere una tendenza differente. La nostra politica si occupa di eguaglianza, diritti umani e libertà rispetto a tutte le forme di discriminazione. Vogliamo riassegnare i fondi e scommettere sul benessere, la sostenibilità, l’accessibilità e la sicurezza umana.
Sfidiamo l’immagine della Svezia e dell’Europa come paradisi di equità ed eguaglianza tra i generi.
E’ una immagine falsa che riduce i problemi e ostacola il reale cambiamento. E’ una immagine usata dai nazionalisti per rappresentare l’oppressione delle donne come un problema che proviene da altri paesi del mondo.
I diritti delle donne vengono utilizzati come clave da una retorica razzista che ha il solo scopo di chiudere le frontiere. Al contempo, questi stessi partiti, portano avanti le politiche più misogine. L’attenzione si concentra anche sulla cultura della quale si afferma che è uniforme a livello nazionale e si usa questo stesso argomento per costruire frontiere tra le persone.
Vogliamo un mondo senza frontiere
Una Unione europea aperta, dove i diritti umani delle persone rifugiate e delle persone migranti prive di documenti siano rispettati. L’attuale politica sull’immigrazione fa sì che la gente della parte ricca del mondo possa viaggiare senza impedimenti mentre le e i rifugiat* rischiano la propria vita per venire in Europa.
I criteri restrittivi per la concessione dei visti consolidano gli squilibri di potere tra gli stati e facilitano la possibilità di sfruttamento degli esseri umani. I muri levati e le frontiere chiuse comportano un aumento della tratta delle persone e con essa un commercio sessuale globale in aumento.
La violenza degli uomini contro le donne limita la libertà d’azione di queste ultime tanto in casa come in pubblico. Per eliminare la violenza sono necessarie una analisi femminista di tutte le aree della politica ma anche azioni vigorose all’interno della UE.
Le donne hanno i salari più bassi e un maggior numero di contratti precari. C’è bisogno di un mercato del lavoro meno precario e libero dalle discriminazioni. Spesso ci si aspetta che siano le donne a farsi carico della responsabilità principali nei confronti dei bambini, delle bambine, delle persone inferme e di anziani e anziane.
Ma tutte tutte le donne hanno diritto di poter conciliare la propria vita familiare con quella professionale. La realizzazione di un sistema di cura ben sviluppato per l’infanzia e per le persone anziane, gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo.
L’Unione europea è uno scenario importante per la creazione di un mondo sostenibile e per affrontare le sfide ambientali. La politica climatica deve basarsi tanto sulla solidarietà globale quanto su una politica di distribuzione giusta ed equa basata sull’eguaglianza di genere tra i paesi dell’UE. Il livello di ambizione della politica climatica dell’unione ha un gran impatto sulle politiche dell’ambiente e del clima di tutti i paesi membri. I prossimi anni saranno critici per quanto riguarda il contenimento dell’aumento della temperatura e per evitare che il surriscaldamento abbia effetti catastrofici sul nostro pianeta.
La politica agricola dell’UE finanzia una tipologia di coltivazioni insostenibile, tanto economicamente quanto dal punto di vista ecologico, così come una tipologia di allevamento degli animali del tutto sbagliata.
I fondi devono invece essere ri-orientati verso la promozione di una agricoltura, una silvicultura e una industria ittica, etiche e sostenibili.
L’UE rende difficile ai paesi poveri l’accesso al mercato europeo. E’ una politica alla Robin Hood, però capovolta. Noi invece vogliamo garantire l’accesso dei paesi poveri al mercato europeo.
E’ necessario rompere il deficit democratico e il dominio maschile nell’UE attraverso una politica che sia capace di scorgere il vincolo tra democrazia e diritti umani. L’agenda politica si trasforma inviando a Bruxelles un maggior numero di femministe e antirazzist*.
Aprire le frontiere
Fintanto che il mondo sarà segnato da ingiustizie come la guerra, la repressione da parte dello stato, la persecuzione, la povertà, la violenza, l’abuso sessuale e la mancanza di diritti, ci saranno persone che opteranno per attraversare le frontiere o fuggire in cerca di un rifugio e di una vita più degna in un paese diverso dal proprio dentro e fuori dall’Unione. Iniziativa femminista svedese considera che ogni essere umano dovrebbe avere il diritto e l’opportunità di vivere una vita sicura.
Una Europa pacifica
Bisogna finirla con i piani per una alleanza di difesa, un esercito e un riarmo militare congiunto. I paesi europei devono contribuire alla pace mondiale attraverso un commercio giusto, la diplomazia e investimenti sociali, no attraverso alleanze militari e programmi armati. Bisogna cancellare l’esportazione di armi e riconvertire l’industria degli armamenti alla produzione civile.
Proteggere la democrazia
In alcuni paesi dell’UE la democrazia cammina all’indietro, come i gamberi. E’ necessario un meccanismo di controllo per garantire che i paesi membri si adeguino ai criteri richiesti per essere membri. L’appartenenza all’UE comporta degli obblighi. La violazione dei diritti umani costituisce un motivo per l’applicazione di sanzioni.
Essere liber* dalla violenza e dallo sfruttamento sessuale
La violenza degli uomini contro le donne rappresenta il maggior problema di sicurezza dell’Europa. Vogliamo vedere una Europa libera dalla tratta delle persone e dalla prostituzione, per questo l’impegno contro tutte le forme di violenza deve intensificarsi.
Dobbiamo esportare la legge svedese sul commercio sessuale al resto d’Europa. E’ necessario aumentare la disponibilità di protezione e appoggio alle vittime di violenza, perseguire i delinquenti e aumentare la sicurezza giuridica attraverso l’aumento della conoscenza e del lavoro preventivo.
Una Europa accessibile
Libertà di circolazione in Europa anche per le persone disabili. La difficoltà di accesso dovrà essere classificata come discriminazione e la convenzione dell’Onu relativa ai diritti delle persone con disabilità deve essere integrata affinché tutte le persone, indipendentemente dalle proprie capacità, possano viaggiare e studiare nella UE, così come partecipare senza barriera alle elezioni e ai processi democratici.
Lavoro attivo per l’equità e l’eguaglianza di genere
E’ necessario attribuire un portafoglio per l’equità e l’eguaglianza di genere all’interno della Commissione europea. Bisogna dare status e priorità alle questioni dell’eguaglianza e dell’equità di genere all’interno del parlamento. All’interno dei bilanci dell’UE si devono generalizzare le analisi di equità ed eguaglianza di genere.
Tutti i paesi membri e tutti gli organi della UE devono ricevere direttive per la correzione della sotto rappresentazione delle donne e delle minoranza nei processi decisionali e nella pianificazione.
Sessualità, identità e salute riproduttiva
In un crescente numero di paesi dell’Unione europea si restringe il diritto all’aborto sotto la pressione delle forze conservatrici e nazionaliste.
Forze della stessa natura puntano al restringimento dei diritti delle persone LGBT a formare una famiglia e a vivere apertamente senza timore di subire intimidazioni e violenza.
Le persone trans vengono inoltre private del diritto sul loro corpo mediante, tra le altre cose, la sterilizzazione forzata. E’ ora di di cominciare a vedere l’autodeterminazione sul proprio corpo e il diritto a vivere apertamente, indipendentemente dalla sessualità, l’identità e l’espressione di genere come un diritto di tutti gli esseri umani.
Educazione prescolare e asili per tutte e tutti
La carenza di educazione prescolare e di asili si basa sull’idea dell’uomo come sostegno principale della famiglia e regola della vita lavorativa. Questo è un serio ostacolo per l’equità e l’eguaglianza delle relazioni e dello sviluppo economico. L’educazione prescolare e gli asili devono essere ampliati in tutti i paesi dell’UE. I diritti delle bambine e dei bambini alla cura e alla partecipazione devono essere posti al primo posto.
Una politica del clima femminista
Iniziativa femminista svedese vuole un sistema energetico sostenibile basato sulle risorse rinnovabili e le emissioni minime di gas a effetto serra. Si tratta di un sistema in cui le risorse si distribuiscono equamente tra tutti gli esseri umani, in solidarietà con le generazioni future. Abbiamo bisogno di rivedere e sfidare l’idea di una crescita costante e di un consumo sempre crescente.
L’Unione europea deve indirizzare i propri investimenti verso le energie rinnovabili, una rete ferroviaria integrata, il superamento dell’energia nucleare e dell’uso dei combustibili fossili.
Iniziativa femminista vuole promuovere una agricoltura sostenibile all’interno della quale vengono sviluppate e salvaguardate le questioni dei diritti degli animali.
Esiste una chiara relazione tra zootecnia e clima.
Una economia femminista
Verifichiamo ogni giorno come un numero sempre maggiore di paesi europei preferiscono anteporre gli interessi economici a breve termine ai diritti umani. Questa scelta colpisce soprattutto i gruppi sociali più vulnerabili.
Gli interessi economici non devono mai prevalere sui bisogno degli esseri umani. Decisioni economiche sempre più cruciali sono state poste fuori dalla portata della democrazia. I paradisi fiscali devono essere subordinati alle norme e ai regolamenti dell’UE e l’economia speculativa deve essere eliminata.

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