E’ il momento di
creare un’Europa aperta dove i diritti umani, l’uguaglianza e la
giustizia sociale siano in cima all’agenda. Da Feministiskt
initiativ un appello per una maggiore presenza femminista al
parlamento europeo.
Per promuovere
l’uguaglianza, la giustizia sociale e i diritti umani delle donne e
di controbilanciare le posizioni conservatrici, Iniziativa femminista
concorrerà in Svezia alle elezioni del prossimo maggio per rinnovare
il Parlamento europeo (PE) .
Iniziativa femminista
Feministiskt initiativ(abbreviato Fi o F!), che nelle elezioni
europee, nel 2009, ha ottenuto il 2,2% dei voti è data in aumento
nei sondaggi.
Fuori i razzisti dentro
le femministe!
Una politica femminista
per l’Europa
E ’il momento di
creare un’Unione europea aperta in cui i diritti umani, parità di
genere e la giustizia sociale siano in cima all’ordine del giorno.
Quando i nostri diritti sono sotto attacco dobbiamo essere dove
vengono prese le decisioni! Altre femministe sono necessarie nelle
stanze del potere. Sostituire i razzisti con le femministe!
E’ ora di creare una
Unione Europea aperta, dove i diritti umani, l’eguaglianza,
l’equità di genere e la giustizia sociale siano prioritarie
nell’agenda politica. Quando altri e altre cercano di limitare i
nostri diritti, dobbiamo essere presenti dove si prendono le
decisioni.
Abbiamo bisogno di più
femministe nello spazio del potere. Fuori i razzisti e dentro i/le
femminist*
Le elezioni del
parlamento europeo devono essere valutate alla luce del fatto che
partiti razzisti, nazisti e fascisti di tutta Europa si stanno
mobilitando. Diversi di loro già siedono al parlamento europeo ed
esiste il rischio concreto che il loro numero aumenti.
Se non facciamo
abbastanza per combattere la discriminazione strutturale daremo
potere alle forze razziste e conservatrici. Dobbiamo innalzare il
livello di ambizione nel lavoro per la democrazia e per i diritti
umani universali.
Più partiti e
iniziative femministe stanno prendendo vita in Europa e il nostro
obiettivo a lungo termine è che, uniti e unite, si possa formare un
gruppo parlamentare femminista.
L’iniziativa
femminista svedese si candida alle elezioni presentandosi come una
opzione per tutte quelle persone che vogliano sostenere una tendenza
differente. La nostra politica si occupa di eguaglianza, diritti
umani e libertà rispetto a tutte le forme di discriminazione.
Vogliamo riassegnare i fondi e scommettere sul benessere, la
sostenibilità, l’accessibilità e la sicurezza umana.
Sfidiamo l’immagine
della Svezia e dell’Europa come paradisi di equità ed eguaglianza
tra i generi.
E’ una immagine falsa
che riduce i problemi e ostacola il reale cambiamento. E’ una
immagine usata dai nazionalisti per rappresentare l’oppressione
delle donne come un problema che proviene da altri paesi del mondo.
I diritti delle donne
vengono utilizzati come clave da una retorica razzista che ha il solo
scopo di chiudere le frontiere. Al contempo, questi stessi partiti,
portano avanti le politiche più misogine. L’attenzione si
concentra anche sulla cultura della quale si afferma che è uniforme
a livello nazionale e si usa questo stesso argomento per costruire
frontiere tra le persone.
Vogliamo un mondo senza
frontiere
Una Unione europea
aperta, dove i diritti umani delle persone rifugiate e delle persone
migranti prive di documenti siano rispettati. L’attuale politica
sull’immigrazione fa sì che la gente della parte ricca del mondo
possa viaggiare senza impedimenti mentre le e i rifugiat* rischiano
la propria vita per venire in Europa.
I criteri restrittivi
per la concessione dei visti consolidano gli squilibri di potere tra
gli stati e facilitano la possibilità di sfruttamento degli esseri
umani. I muri levati e le frontiere chiuse comportano un aumento
della tratta delle persone e con essa un commercio sessuale globale
in aumento.
La violenza degli
uomini contro le donne limita la libertà d’azione di queste ultime
tanto in casa come in pubblico. Per eliminare la violenza sono
necessarie una analisi femminista di tutte le aree della politica ma
anche azioni vigorose all’interno della UE.
Le donne hanno i salari
più bassi e un maggior numero di contratti precari. C’è bisogno
di un mercato del lavoro meno precario e libero dalle
discriminazioni. Spesso ci si aspetta che siano le donne a farsi
carico della responsabilità principali nei confronti dei bambini,
delle bambine, delle persone inferme e di anziani e anziane.
Ma tutte tutte le donne
hanno diritto di poter conciliare la propria vita familiare con
quella professionale. La realizzazione di un sistema di cura ben
sviluppato per l’infanzia e per le persone anziane, gioca un ruolo
fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo.
L’Unione europea è
uno scenario importante per la creazione di un mondo sostenibile e
per affrontare le sfide ambientali. La politica climatica deve
basarsi tanto sulla solidarietà globale quanto su una politica di
distribuzione giusta ed equa basata sull’eguaglianza di genere tra
i paesi dell’UE. Il livello di ambizione della politica climatica
dell’unione ha un gran impatto sulle politiche dell’ambiente e
del clima di tutti i paesi membri. I prossimi anni saranno critici
per quanto riguarda il contenimento dell’aumento della temperatura
e per evitare che il surriscaldamento abbia effetti catastrofici sul
nostro pianeta.
La politica agricola
dell’UE finanzia una tipologia di coltivazioni insostenibile, tanto
economicamente quanto dal punto di vista ecologico, così come una
tipologia di allevamento degli animali del tutto sbagliata.
I fondi devono invece
essere ri-orientati verso la promozione di una agricoltura, una
silvicultura e una industria ittica, etiche e sostenibili.
L’UE rende difficile
ai paesi poveri l’accesso al mercato europeo. E’ una politica
alla Robin Hood, però capovolta. Noi invece vogliamo garantire
l’accesso dei paesi poveri al mercato europeo.
E’ necessario rompere
il deficit democratico e il dominio maschile nell’UE attraverso una
politica che sia capace di scorgere il vincolo tra democrazia e
diritti umani. L’agenda politica si trasforma inviando a Bruxelles
un maggior numero di femministe e antirazzist*.
Aprire le frontiere
Fintanto che il mondo
sarà segnato da ingiustizie come la guerra, la repressione da parte
dello stato, la persecuzione, la povertà, la violenza, l’abuso
sessuale e la mancanza di diritti, ci saranno persone che opteranno
per attraversare le frontiere o fuggire in cerca di un rifugio e di
una vita più degna in un paese diverso dal proprio dentro e fuori
dall’Unione. Iniziativa femminista svedese considera che ogni
essere umano dovrebbe avere il diritto e l’opportunità di vivere
una vita sicura.
Una Europa pacifica
Bisogna finirla con i
piani per una alleanza di difesa, un esercito e un riarmo militare
congiunto. I paesi europei devono contribuire alla pace mondiale
attraverso un commercio giusto, la diplomazia e investimenti sociali,
no attraverso alleanze militari e programmi armati. Bisogna
cancellare l’esportazione di armi e riconvertire l’industria
degli armamenti alla produzione civile.
Proteggere la
democrazia
In alcuni paesi dell’UE
la democrazia cammina all’indietro, come i gamberi. E’ necessario
un meccanismo di controllo per garantire che i paesi membri si
adeguino ai criteri richiesti per essere membri. L’appartenenza
all’UE comporta degli obblighi. La violazione dei diritti umani
costituisce un motivo per l’applicazione di sanzioni.
Essere liber* dalla
violenza e dallo sfruttamento sessuale
La violenza degli
uomini contro le donne rappresenta il maggior problema di sicurezza
dell’Europa. Vogliamo vedere una Europa libera dalla tratta delle
persone e dalla prostituzione, per questo l’impegno contro tutte le
forme di violenza deve intensificarsi.
Dobbiamo esportare la
legge svedese sul commercio sessuale al resto d’Europa. E’
necessario aumentare la disponibilità di protezione e appoggio alle
vittime di violenza, perseguire i delinquenti e aumentare la
sicurezza giuridica attraverso l’aumento della conoscenza e del
lavoro preventivo.
Una Europa accessibile
Libertà di
circolazione in Europa anche per le persone disabili. La difficoltà
di accesso dovrà essere classificata come discriminazione e la
convenzione dell’Onu relativa ai diritti delle persone con
disabilità deve essere integrata affinché tutte le persone,
indipendentemente dalle proprie capacità, possano viaggiare e
studiare nella UE, così come partecipare senza barriera alle
elezioni e ai processi democratici.
Lavoro attivo per
l’equità e l’eguaglianza di genere
E’ necessario
attribuire un portafoglio per l’equità e l’eguaglianza di genere
all’interno della Commissione europea. Bisogna dare status e
priorità alle questioni dell’eguaglianza e dell’equità di
genere all’interno del parlamento. All’interno dei bilanci
dell’UE si devono generalizzare le analisi di equità ed
eguaglianza di genere.
Tutti i paesi membri e
tutti gli organi della UE devono ricevere direttive per la correzione
della sotto rappresentazione delle donne e delle minoranza nei
processi decisionali e nella pianificazione.
Sessualità, identità
e salute riproduttiva
In un crescente numero
di paesi dell’Unione europea si restringe il diritto all’aborto
sotto la pressione delle forze conservatrici e nazionaliste.
Forze della stessa
natura puntano al restringimento dei diritti delle persone LGBT a
formare una famiglia e a vivere apertamente senza timore di subire
intimidazioni e violenza.
Le persone trans
vengono inoltre private del diritto sul loro corpo mediante, tra le
altre cose, la sterilizzazione forzata. E’ ora di di cominciare a
vedere l’autodeterminazione sul proprio corpo e il diritto a vivere
apertamente, indipendentemente dalla sessualità, l’identità e
l’espressione di genere come un diritto di tutti gli esseri umani.
Educazione prescolare e
asili per tutte e tutti
La carenza di
educazione prescolare e di asili si basa sull’idea dell’uomo come
sostegno principale della famiglia e regola della vita lavorativa.
Questo è un serio ostacolo per l’equità e l’eguaglianza delle
relazioni e dello sviluppo economico. L’educazione prescolare e gli
asili devono essere ampliati in tutti i paesi dell’UE. I diritti
delle bambine e dei bambini alla cura e alla partecipazione devono
essere posti al primo posto.
Una politica del clima
femminista
Iniziativa femminista
svedese vuole un sistema energetico sostenibile basato sulle risorse
rinnovabili e le emissioni minime di gas a effetto serra. Si tratta
di un sistema in cui le risorse si distribuiscono equamente tra tutti
gli esseri umani, in solidarietà con le generazioni future. Abbiamo
bisogno di rivedere e sfidare l’idea di una crescita costante e di
un consumo sempre crescente.
L’Unione europea deve
indirizzare i propri investimenti verso le energie rinnovabili, una
rete ferroviaria integrata, il superamento dell’energia nucleare e
dell’uso dei combustibili fossili.
Iniziativa femminista
vuole promuovere una agricoltura sostenibile all’interno della
quale vengono sviluppate e salvaguardate le questioni dei diritti
degli animali.
Esiste una chiara
relazione tra zootecnia e clima.
Una economia femminista
Verifichiamo ogni
giorno come un numero sempre maggiore di paesi europei preferiscono
anteporre gli interessi economici a breve termine ai diritti umani.
Questa scelta colpisce soprattutto i gruppi sociali più vulnerabili.
Gli interessi economici
non devono mai prevalere sui bisogno degli esseri umani. Decisioni
economiche sempre più cruciali sono state poste fuori dalla portata
della democrazia. I paradisi fiscali devono essere subordinati alle
norme e ai regolamenti dell’UE e l’economia speculativa deve
essere eliminata.
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