Sono pochi ma molto bene organizzati i gruppi che sognano un mondo cataplasmato sui loro ideali obsoleti e criminali che per secoli hanno mantenuto donne e bambini in totale sottomissione. Oggi il loro lavoro è subdolo e nutrito di bugie e teorie assurde e inesistenti per spaventare la gente con lo scopo primario di negare ogni dignità e ogni visibilità alle persone omosessuali e transessuali.
Per fortuna anche le autorità hanno iniziato a rispondere con obiettività - era ora! - dopo che hanno lasciato dilagare tutta l'estate un fiume di idiozie incredibili.
Bene. Parliamo di numeri. Oggi a scuola entreranno 9 milioni di studenti. Fra questi ci sono in media 7 per cento di persone omosessuali, circa 600 000 bambini, ragazzi, adolescenti gay, lesbiche e transgender. Ci sono anche come minimo 100 000 bambini ragazzi e adolescenti figlie e figli di persone omosessuali e transessuali. Molti fra loro ne sono già consapevoli, qualcuno ancora non lo sa ma lo sente.
Ci sono anche centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze che si confrontano o si confronteranno presto con i loro amici, cugini, fratelli, vicini di casa omosessuali o figli di omosessuali. E poi ci sono insegnanti gay e lesbiche, presidi e personale amministrativo lesbiche e gay, alcuni serenamente visibili che portano tanta serenità nelle classi dove in media hanno di fronte 5-6 ragazze gay o lesbiche o transgender, e alcuni che ancora faticano e non ci riescono a essere trasparenti e che non possono aiutare chi avrebbe bisogno del loro supporto.
La scuola che è di tutte e tutti, anche di questo milione buono - fra grandi e piccoli - di persone omosessuali e transessuali, è pronta al discorso sereno sulla sessualità, sull'affettività, sull'omosessualità?
So che esiste il meglio in questa materia, c'è chi risponde con intelligenza e cuore ai terroristi della "balla della teoria gender", ma c'è chi resiste ancora non sa come affrontare le cose per mancanza di formazione e a volte purtroppo perché fa parte di quella schiera di adulti omofobi e terrorizzati dal discorso sulla sessualità.
A tutti voglio rammentare i numeri : se la scuola è di tutti, appartiene anche a quel milione di persone che invece non trova la giusta attenzione nei programmi e nei discorsi.
Invito perciò le insegnanti e gli insegnanti di ogni grado a partecipare alle due giornate di riflessione sul tema il 18 e 19 settembre a Roma : "educare alle differenze".
Buon anno a tutti e tutte, specie ai ragazzi omosessuali e transgender, nella speranza che mai più dovremmo leggere di ragazzi suicidi, di lesbiche maltrattate e insultate, di adolescenti derisi e picchiati a causa dell'omertà degli insegnanti, del silenzio delle istituzioni, dell'odio dei reazionari, nella vigliaccheria dei genitori. Se dovesse succedere ancora, la colpa è soltanto della scuola e dunque di tutti gli adulti che muti e ciechi lasciano fare.
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