venerdì 15 luglio 2016

La stanza dello scirocco può attendere



La telenovela corsichese continua
 “La Stanza dello scirocco” può  attendere.
Il Consiglio Comunale di Corsico rinvia a Settembre  la discussione  sul Centro antiviolenza

Dal lontano febbraio noi, donne di un'associazione che da anni svolge sul territorio percorsi di informazione e di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, preoccupate per l'instabilità causata dal mancato finanziamento regionale de  “La Stanza dello Sirocco” abbiamo ripetutamente e inutilmente cercato di interloquire con chi governa la nostra città (Sindaco, Assessore ed Assessori, Dirigenti).
La richiesta: dare stabilità al centro, affiancandolo anche con finanziamenti locali dei 19 Comuni  dell'area interdistrettuale che nel frattempo, su richiesta della Regione, si è allargata ed ha incluso un secondo centro “La Rosa del Sud” con sede a Pieve Emanuele.
Nessuna risposta. Neanche quando alle nostre voci si sono aggiunte quelle di alcune associazioni di zona, quelle numerose di cittadine e cittadini e le delibere di alcuni Consigli Comunali.
Il silenzio non è casuale. Parla. Dice che chi governa la nostra città-plurale è disponibile ad interloquire solo con chi ha approvato con il voto ed approva ora con il consenso, le azioni di governo.  Se con le cittadine e con i cittadini che non esprimono consenso incondizionato non si dialoga, il Governo della città ha dovuto dialogare sul tema nei luoghi istituzionali.

Quando, dopo mesi di stallo,  una  mozione, che recepiva quanto succedeva  attorno ai centri antiviolenza,  arriva finalmente in Consiglio Comunale ne viene  di fatto impedita la discussione attraverso continui rinvii .
Crediamo che un tema così importante avrebbe meritato una risposta immediata. Indipendentemente dall’iter consiliare un’Amministrazione sensibile avrebbe potuto rispondere diversamente, una dichiarazione in Consiglio, un atto di giunta,  una forzatura  del regolamento  per dimostrare vicinanza alle donne  che subiscono violenza.

L’ennesimo rinvio  della discussione sulla “Stanza dello scirocco”, stabilito nel Consiglio Comunale del 13 Luglio,  dimostra  la totale  insensibilità verso le donne che, per uscire dalla violenza, hanno bisogno di sicurezze attraverso progetti concreti,  non di meste  manifestazioni  di solidarietà come quella organizzata dall’Amministrazione il 5 Luglio.

Evidentemente per la nostra Amministrazione Comunale  le donne e le bambine violentate dagli uomini, anche quelle a noi vicine, possono aspettare. Le beghe, gli intrighi e gli interessi di potere hanno la priorità.

Del resto quale interesse al mantenimento dei centri antiviolenza può esserci se fino ad oggi l'Amministrazione  ha perfino dimenticato di inserire sul proprio sito l' esistenza del centro con sede a Corsico?

Noi non ci arrendiamo e  continueremo a chiedere  all'Amministrazione Comunale di Corsico azioni concrete di contrasto alla violenza di genere intanto con la stabilità dei due centri antiviolenza, affiancate da azioni di prevenzione a partire da una capillare informazione dell'esistenza dei centri di zona.



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