Manifestazione di sensibilizzazione
contro la violenza sulle donne
Il Sindaco di Corsico ha
invitato tutte le associazioni cittadine a partecipare ad una iniziativa di
sensibilizzazione contro la violenza sulle donne martedì 5 luglio alle 20.30
alla Fontana dell’Incontro.
Noi che da anni siamo
presenti sul territorio con azioni di informazione e sensibilizzazione per
contrastare la violenza di genere, abbiamo accolto l'invito.
La data, coincidente con
l'inizio delle vacanze estive, potrebbe non favorire una partecipazione
numerosa, mentre è necessario far sentire alle donne vittime di quotidiana
violenza ed alle figlie ed ai figli delle donne uccise la vicinanza ed il
calore del maggior numero possibile di cittadine e cittadini.
Chiediamo,
pertanto, di essere presenti alla manifestazione e di diffondere
l'informazione.
Ricordiamo che la violenza
degli uomini sulle donne continua il suo percorso incessante. Solo negli ultimi
giorni una ragazza è stata stuprata da un gruppo di coetanei ed un'altra è
stata stuprata dal “fidanzato” assieme ad un di “lui amico” e che due donne, uccise
dai rispettivi partner, ingrossano le fila dei femminicidi che hanno oramai
superato il numero dei 60 da inizio anno.
Cogliamo l'occasione per
informare che da tempo stiamo seguendo con estrema attenzione le vicende del
centro antiviolenza di Corsico “La Stanza dello Scirocco” e che da mesi giace
in Consiglio Comunale una mozione presentata dalle opposizioni che ha come
fulcro la richiesta alla Giunta di Corsico di attivarsi, assieme a tutti i
Comuni dei tre Distretti Socio Sanitari interessati (Corsichese, Rozzanese e
Pieve Emanuele), affinchè la “Stanza dello Scirocco” e “La ROSA del Sud”, il
secondo centro antiviolenza con sede a Pieve Emanuele, possano diventare
presidi antiviolenza permanenti sul territorio. Questioni burocratiche, e
vogliamo augurarci solo tali, continuano a procrastinarne la discussione e la
votazione in Consiglio.
Ci auguriamo e ci aspettiamo
che donne e uomini di governo, che chiamano a raccolta la città sul tema della
sensibilizzazione contro la violenza di genere, facciano seguire alla
manifestazione concrete azioni a partire dal dare la possibilità alla mozione
presentata di essere al più presto discussa ed approvata, auspichiamo
all'unanimità.
Una nota finale.
Ci rimane poco comprensibile
la motivazione che spinge un'Amministrazione, che dovrebbe della laicità fare
bandiera, a mettere sotto un segno religioso un fenomeno che colpisce donne e
bambine ed attraversa religioni, classi sociali, culture antiche e moderne a
tutte le latitudini.
Nessun commento:
Posta un commento