mercoledì 15 luglio 2015

La reverenda di Oxford: "Smettiamo di dire Lui per parlare di Dio" di Claudio Rao

 E se l'ordinazione delle donne-sacerdote fosse furiera di un'autentica rivoluzione non solo culturale, ma anche teologica?
Dio potrebbe diventare una donna !
Secondo la tradizione, la divinità cristiana è sempre stata rappresentata come maschile, un  vecchio con la barba bianca che presiede ai destini del mondo.
La Bibbia, scritta da uomini, ne parla attribuendogli caratteristiche inequivocabilmente maschili.
E se non fosse proprio così? Già papa Luciani, quella meteora di amabilità pastorale che ha illuminato il mondo col suo sorriso e la sua semplicità evangelica, disse: "Dio è padre, ma ancor di più è madre!". Ovviamente era solo un'immagine.
La reverenda Emma Percy della Chiesa anglicana, invece, sembra voler essere più concreta sull'argomento. Membro del consiglio WATCH, «Women and the Church» (Le donne e la Chiesa), ha fatto del sesso di Dio il suo cavallo di battaglia: «Cessiamo di designare Dio al maschile nei testi e negli inni della Chiesa d'Inghilterra».
Di Oxford, femminista, a 52 anni, la reverenda precisa: «E' dall'inizio degli anni Ottanta che rifletto al femminismo, al cristianesimo e al ruolo della donna nella tradizione anglicana».
E' evidente che il suo auspicio è che si smetta di pensare che Dio sia più ad immagine dell'uomo che non della donna.
«Quando diciamo "Lui" per parlare di Dio, rinforziamo l'idea che sia un uomo. Ora, nella Bibbia ci sono anche delle allusioni alla donna per parlare di Dio. Il genere è una realtà umana, ma Dio è al di sopra di tutto ciò. Se oggi parliamo di Dio al maschile è soltanto perché la tradizione è sempre stata creata da uomini» precisa Emma Percy.
La reverenda è una habituée di questa controversa questione. Già lo scorso anno il WATCH entrava in campagna per favorire la prima nomina di una donna a vescovo. Causa vinta il 15 gennaio scorso con la consacrazione di Libby Lane a Stockport. Tuttavia questa nuova crociata per il genere di Dio pare assai più complessa e difficile.
Certo è che, riflettendoci bene, ad un essere di puro spirito quale si concepisce la divinità, poco si addicono sembianze sia maschili che femminili. Un discorso che a noi laici sembra più simile alle annose discussioni teologiche sul sesso degli angeli. E decisamente meno concreta dell'apertura alle donne per l'ordinazione sacerdotale anche nella Chiesa cattolica, per esempio.



Nessun commento: