domenica 5 luglio 2015

Lo strano caso del comune di Venezia e dei libri per bambini censurati

Che dovessi spendere tempo a scrivere questo post non l'avrei mai detto...non per il post in sé naturalmente ma perché a volte nella realtà accadono cose che l'immaginazione non riesce a prevedere.
E' il caso dei libri per bambini destinati ad aggiornare ed arricchire i biblioteche di asili nido e scuole dell'infanzia di Venezia (da sempre oserei dire all'avanguardia nella cura dei servizi ai minori) comprati, poi bloccati, poi in parte consegnati ed oggi, dopo 2 anni, ritirati dalle scuole... Perché tutto questo via vai per ben 49 libri destinati alle scuole? (si è parlato di 36 ma siccome come Botolo amo la precisione sono 49 e le trovate tutte elencate e in immagine di seguito)
È presto detto: qualche mente poco raffinata ha pensato che si trattasse di "fiabe gay" (che cosa poi significhi questa espressione nessuno lo sa...) ovvero storie che travierebbero l'idea di famiglia dei bambini...
Incredibile ma vero, nel 2015, anche a Venezia che per alcune cose poteva sembrare una piccola isola felice, si pensa che dei libri per bambini possano avere il potere di scongiurare la malaugurata ipotesi (spero la mia ironia si legga bene tra le righe) che un bambino da grande si scopra gay. 
Ora, sono troppo fuori di me da troppi giorni per questa questione per mettermi qui a dire il perché e per come tutto ciò sia follia, tanto più che se siete qui vuol dire che l'educazione alla lettura in qualche modo vi sta a cuore. Però mi preme fare chiarezza sul perché questa vicenda sia emblema della stupidità più assoluta e non di un qualche legittimo punto di vista. Vi racconto in ordine i passaggi della vicenda e poi vi do la lista dei libri che vi lascerà a bocca aperta per l'assoluta incongruenza con queste specie di "accuse" mosse loro.
Tutto cominciò 2 anni fa quando in un momento forse illuminato il sindaco Orsoni incaricò la delegata del sindaco Camilla Seibezzi a scegliere ed acquistare dei libri per aggiornare le biblioteche di nidi e infanzie comunali. La Seibezzi aiutata dalla biblioteca pedagogica Bettini e dalla libreria a cui su è rivolta per l'acquisto dei libri (Il libro con gli stivali a Mestre che quest'anno ha avuto il premio Roberto Denti come migliore libreria per l'infanzia d'Italia) ha individuato 49 titoli che vi riporto sotto. Essendo questa delegata dichiaratamente omosessuale ed essendo presenti tra questi libri un paio di titoli con riferimenti alle coppie mono parentali si è scatenato il putiferio. Tanto che il sindaco congelò per un bel pezzo i libri nei magazzini del comune. E volete sapere qual è la cosa più bella? Nessuno dei giornalisti o di chi ha scatenato il putiferio conosce i libri in questione!
Alla fine i libri sono stati in parte consegnati alle scuole con grande contentezza di maestre e maestri. Oggi, 2 anni dopo, il neo eletto sindaco di destra Brugnaro alle prese con un comune in dissesto si preoccupa, a pochissimi giorni dall'elezione, di ordinare con una circolare la restituzione di quei libri.
Credo la faccenda si commenti da sé. Vi segnalo solo che fattacci simili sono accaduti anche in altre città italiane, ne avevo già parlato qui e che data la gravità della situazione che ci fa regredire nelle classifiche di Paese civile sta girando per l'Italia una bella mostra intitolata "Ci sono anch'io" con 120 albi dedicati al tema della diversità, diversi comuni e biblioteche la stanno ospitando.
A questo punto i titoli, tutti di grande qualità, delle più disparate case editrici, alcuni premiatissimi come il famigerato Piccolo uovo edito da Lo stampatello, alcuni imprescindibili come Piccolo giallo e piccolo blu di Lionni o A caccia dell'orso.


Ma chi l'avrebbe mai detto a Elemr il piccolo elefante variopinto che sarebbe entrato nelle fiabe gender? L'idiozia non ha limiti e il sopruso verso la libertà d'insegnamento nemmeno!
Cosa fare ora? Qualcosa di sicuro, certo il periodo estivo non aiuta, le scuole in questione tra 3 giorni chiuderanno e la cosa aiuterà a far calare il silenzio sul ritiro dei libri.
A me piacerebbe che si riuscisse a far sì che i genitori riuscissero a regalare quegli stessi libri alle scuole così da garantire la presenza, ribadirne l'importanza e garantire la libertà di maestre e maestre di utilizzarli se, come e quando ritengono opportuno....
Vedremo.
Certo che la lotta all'ignoranza continua, da domani torno a scrivere di bei libri!

da teste fiorite.blogspot.com 
libri per bambini, spunti e appunti per adulti con l'orecchio acerbo

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