mercoledì 11 novembre 2015

Ain’t I a Woman? di Simona Sfprza

Sojourner Truth, nel 1851, Convegno per i diritti delle donne dell’Ohio, che si tiene ad Akron.

“Ain’t I a Woman? Non sono forse una donna, io?
La ripete ben quattro volte, questa domanda. Come se volesse inciderla nella memoria di ciascuno dei partecipanti a quel congresso in cui si parla dell’abolizione della schiavitù, ma non dei diritti delle donne, dell’uguaglianza tra i sessi.”
Così ci racconta Milton Fernández nel suo Donne. Pazze, sognatrici, rivoluzionarie edito da Rayuela Edizioni. 
Lo sguardo di un uomo che riesce a cogliere con una sensibilità rara le molteplicità dell’esser donna attraverso 34 donne che hanno attraversato la storia, quella storia che di solito gli ha assegnato un ruolo marginale, ma che loro hanno solcato in modo rivoluzionario, lasciando un segno indelebile. Questo libro è stato una splendida scoperta e mi piacerebbe cogliere alcune delle storie di donne presenti in questa raccolta, come spunti di riflessione. 
Il prossimo 15 ottobre l’autore presenterà il suo libro a Milano – Baggio (Qui l’evento su FB).
Ho scelto di iniziare il mio viaggio attraverso le pagine di questo libro, dalla storia di Sojourner perché in questo momento mi ha dato molta speranza.
“Se la prima donna creata da Dio è stata in grado di mettere il mondo sottosopra, tutte noi insieme possiamo rimetterlo per il verso giusto, e tornare a rovesciarlo quante volte vogliamo, basta deciderlo… cosicché, uomini, mettetevi l’anima in pace… e accettate un consiglio: è meglio per voi che non cerchiate di impedircelo…”
Sojourner si batté per il suffragio universale, dei diritti di tutte le donne, senza distinzione di colore, dell’abolizione della pena di morte.
Sojourner è approdata sul pianeta rosso il 4 luglio del 1997, infatti il modulo della NASA portava il suo nome. Nel giorno dell’orale del mio esame di maturità.
Questa donna che aveva vissuto esperienze dolorosissime, è stata schiava ma non ha mai perso la speranza di essere libera, coglie una cosa che ancora oggi molte di noi faticano a comprendere. Solo il lavoro unitario delle donne può rivoluzionare il mondo in meglio, non ci sono limiti se si è solidali. Questo il mio augurio per il movimento delle donne italiane in questo periodo storico, che sappiano guardare a Sojourner che con la sua forza ha attraversato i secoli, quasi fosse una stella luminosa per aiutarci a trovare il cammino verso una società migliore, che ci consideri esseri umani in tutto e per tutto.

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