Approvato un emendamento al ddl Codice rosso che punisce chi costringe bambine o ragazze con la reclusione da uno a cinque anni. La firmataria Mara Carfagna: «Finalmente sarà reato come in tutta Europa».
Dopo l'approvazione del reato di Revenge porn alla Camera, un'altro passo avanti della nostra politica in favore dei diritti delle donne e dei minori: dalla Camera è arrivato lo stop ai matrimoni forzati, più frequenti di quanto si immagini anche in Italia: l'Aula ha infatti approvato un emendamento di Mara Carfagna- che da mesi si batte per colmare un grave vuoto normativo sul tema - al ddl Codice rosso in base al quale «chiunque induce taluno a contrarre matrimonio o unione civile mediante violenza, minaccia, approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica ovvero mediante persuasione fondata su precetti religiosi è punito con la reclusione da uno a cinque anni».
REATO PUNIBILE ANCHE SE COMMESSO ALL'ESTERO
La norma prevede che il delitto sia punibile «anche se è commesso all'estero in danno di un cittadino o di uno straniero legalmente residente in Italia al momento del fatto». Inoltre, il reato si applica anche a «chiunque con artifizi e raggiri, violenza o minaccia ovvero mediante persuasione fondata su precetti religiosi induce taluno a recarsi all'estero allo scopo di costringerlo a contrarre matrimonio o unione civile, anche se il matrimonio o l'unione civile non è contratto». La pena è, inoltre, aumentata con la reclusione da due a sei anni in caso di induzione al matrimonio di persona minorenne, ed aggravata della metà se la condotta è messa in atto «in danno di una persona che, al momento del fatto, non ha compiuto 14 anni; dall'ascendente, dal genitore, anche adottivo, o dal di lui convivente, dal tutore ovvero da altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia con quest'ultimo una relazione di convivenza».
CARFAGNA: «FINALMENTE REATO COME IN TUTTA EUROPA»
La vice Presidente della Camera Mara Carfagna che ha presentato l'emendamento in materia al Codice Rosso ha commentato con entusiasmo l'approvazione in aula: «Costringere una bambina o una ragazza a sposarsi contro la sua volontà, in Italia o all'estero, sarà reato come già in tutta Europa. È il risultato di una lunga battaglia per sostenere l'integrazione delle giovani immigrate che vogliono vivere secondo le nostre leggi e i nostri valori. Dedico questa vittoria alla memoria di Farah e di Sana Cheema, che volevano vivere libere». La deputata di Forza italia si è detta «soddisfatta» perché, «come accadde per la legge sullo stalking esattamente 10 anni fa, abbiamo costruito uno schieramento trasversale». Con questo stesso spirito - ha continuato - «grazie al nostro emendamento, gli affidatari di orfani di femminicidio hanno finalmente ottenuto il sostegno, anche economico, cui hanno pieno diritto. Ora ci auguriamo che il Senato proceda rapidamente e poi vigileremo perché l'esecutivo approvi subito i decreti attuativi indispensabili per far arrivare davvero i soldi alle famiglie».
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