lunedì 12 ottobre 2015

Violenza sessuale su minori, ogni 10 minuti qualcuno muore. Dati choc di Terre des Hommes di Gianluca Testa


 Mentre si continua a discutere delle parole atroci e difficilmente fraintendibili dell’ormai noto don Gino Flaim («I bambini cercano affetto e qualche prete cede, posso capirli» ha detto il prete riferendosi ai pedofili), ecco che Terre des Hommes ci restituisce una fotografia drammatica e impietosa dell’universo minorile. Dal dossier presentato stamani alla Camera in vista della Giornata Mondiale delle Bambine in programma l’11 ottobre emergono dati sconcertanti. Primo fra tutti l’aumento delle vittime di pornografia minorile: in dieci anni si è registrato un aumento del 569,4% con un picco di 24 punti percentuali solo nell’ultimo anno. Otto volte su dieci ad essere coinvolte sono le bambine.

70 MILIONI DI VITTIME “Indifese”. E’ il nome della campagna di Terre des Hommes. Sul roll up che stamani ha accompagnato la presentazione del rapporto sulla condizione delle bambine si leggeva così: «Proteggiamole insieme». Sì, perché “indifese” sono anche quelle ragazze tra i 15 e i 19 anni che subiscono abusi e violenze fisiche. Secondo il rapporto, che prende in esame i dati delle forze dell’ordine, nel mondo sono 70 milioni. E proprio a causa delle violenze ne muoiono 60 mila ogni anno. Basta fare due semplici conti per capire che si tratta di un decesso ogni dieci minuti.


CRIMINI IN AUMENTOLa crescita esponenziale delle vittime ha raggiunto la cifra record di 5.356 casi nel 2014 (più 61,8% in dieci anni) mentre le denunce per violenza sessuale sono 962. La famiglie? Il (buon) senso comune le attribuisce il ruolo del nucleo educante e protettivo. Eppure i maltrattamenti in famiglia (secondo il dossier si tratta del reato con il maggior numero di vittime tra i minori) sono passati da 751 a 1.479 facendo registrare un incremento del 96,9%. Cifre in crescita anche per gli omicidi volontari (più 25,9%) e l’abuso dei mezzi di correzione o disciplina (più 124%). Un solo dato ha fatto registrare un segno meno: quello della prostituzione minorile, calato di 18 punti percentuali. La spiegazione? «Forse perché sempre più spesso avviene di nascosto negli appartamenti» si legge nel rapporto.
LA PUNTA DELL’ICEBERG Una cosa è certa: sopratutto è sul corpo delle bambine (letteralmente) che si consumano i reati di sfruttamento sessuale a fini commerciali e quelli di violenza sessuale. Sono loro le vittime designate dei reati, con percentuali che oscillano tra il 78 e l’85 per cento. Secondo il dossier questi numeri «rappresentano solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto eche comprende tutta una serie di comportamenti che vanno dalle punizioni corporali agli stupri, dagli atti di bullismo ai matrimoni forzati, dagli abusi psicologici alle mutilazioni genitali». Nel corso della loro vita quasi 7 milioni di donne hanno subìto almeno una forma di violenza sessuale (dati Istat). Vale a dire il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni. Senza considerare che per una ragazza il rischio di morire a seguito di un atto violento cresce con l’aumentare dell’età (0,4% nella fascia 0-9 anni, 4% da 10 a 14, 13% tra 15 e 19 anni).
UNA LUCE SULLE INDIFESE «La campagna “Indifesa” di Terre des Hommes è utile per accendere i riflettori sui diritti negati a milioni di bambine in Italia e nel mondo» commenta Lia Quartapelle, deputata del Pd della commissione Affari esteri della Camera. «Il dossier dimostra che c’è molto da fare. In particolare nelle aree di conflitto dove bambine, ragazze e donne sono ridotte a un mero strumento di guerra e di sopraffazione».

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