abbiamo seguito il dibattito che si è sviluppato in città attorno alla sua decisione di escludere dal 7 gennaio 486 alunne e alunni dal servizio mensa e dall'accesso ai nidi ed alle scuole materne comunali perché le famiglie non pagano le rette e riteniamo di doverLe esprimere la nostra opinione in qualità di cittadine di questo Comune.
Non conosciamo i dettagli delle insolvenze al cui interno certamente ci saranno dei furbetti e delle furbette, oltre a chi ha seri e veri problemi economici;
pensiamo che i servizi vadano pagati in proporzione ai redditi, con particolare attenzione per i casi di accertata difficoltà economica, e siamo altresì convinte che chi amministra abbia il dovere di seguire tutte le vie legali per far rispettare le norme.
Non condividiamo il metodo con cui Lei intende affrontare la questione perché penalizza i minori e le minori, scarica sulle loro spalle un peso gigantesco e interferisce nelle relazione all'interno del gruppo classe e della scuola.
Non possiamo immaginare che alunne e alunni, separati dalla classe di appartenenza che va in mensa, vengano lasciate e lasciati in aula o in un altro luogo della scuola a consumare il pasto freddo portato da casa o sia loro negato l'accesso al nido ed alla scuola materna.
Ci sembra una ingiusta, inaccettabile e sbrigativa soluzione di una questione complessa, complicata e delicata per i soggetti coinvolti.
Il pugno duro che Lei, Signor Sindaco, intende usare colpisce “figli e figlie” che pagano le colpe, vere o presunte, “dei padri e delle madri”.
Vogliamo focalizzare l'attenzione sul fatto che bambine e bambini devono essere tenuti fuori dai problemi la cui soluzione va cercata fra adulte e adulti: varcato il cancello della scuola, istituzione preposta all'unione e non alla separazione, deve valere il principio dell'uguaglianza dei diritti fondamentali sancita dalla Costituzione Italiana.
Speriamo che nelle scuole della nostra città che hanno ricevuto dalle Sue mani il Presepe carico di tutti i suoi positivi simboli, il 6 gennaio i Re Magi, e Saggi, portino ai bambini e alle bambine di Corsico il dono dell'accoglienza, della solidarietà e dell'armonia.
Porgiamo i nostri saluti.
Corsico 18 dicembre 2015
ventunesimodonna@gmail.com
2 commenti:
non so se sia giusto dichiarare ciò che sto per dire ma so che non è giusto stare in silenzio.... da fonti piu che attendibili ho saputo che alcune delle famiglie che non hanno pagato per anni si sono trasferite in paesi lontani dal nostro,per cui gli insoluti non saranno mai recuperati, e addirittura pare che un piccolo scolaro rimasto senza famiglia,(povero piccolo) in affido al comune di corsico il quale è suo garante, sia in ritardo con i pagamenti, cioè il comune da qualche mese non paga la retta della mensa di questo giovane scolaro!!!!
direi che siamo al colmo!!!!!!!!!!!!
L'argomento sollevato è molto serio e importante per la comunità, per l'amministrazione e soprattutto per i bambini. Consiglio una iniziativa pubblica, invitando i cittadini a discutere e a proporre delle soluzioni, a cominciare dagli altri genitori dei bambini che frequentano le scuole. Ci sono due aspetti da sottolineare: la solidarietà e i costi. Chi se ne fa carico? Gli altri cittadini e genitori sono d'accordo? Sarebbe interessante interpellarli! In ogni caso occorre accertare le reali condizioni delle famiglie e sulla base del bisogno decidere. So che non è giusto che in ogni caso paghino i bambini ma è necessario distinguere fra chi può e non paga e fra chi non può e va aiutato. Smuoviamo le coscienze!
Paolo Rausa, San Giuliano Milanese
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