Siamo
brave.
Ci hanno sempre chiamato “Mani d’oro”.
Sappiamo
aggiustare, riciclare, reinventare.
L’abbiamo sempre fatto. Ma
adesso ci siamo fatte furbe. Abbiamo capito che il nostro talento,
invece di restare chiuso in casa per l’uso familiare, invece di
essere una tra le tante mansioni scontate che ci spettano in quanto
“donna di casa”, può darci tante soddisfazioni.
Tutte
fuori casa.
Denaro, prestigio, riconoscimento della nostra
creatività. E gioia di stare con le amiche ma anche di incontrare
persone nuove che possono diventare, oltre che clienti, opportunità.
Siamo le Mani d’oro 2014: fiere, consapevoli e soddisfatte.
E
abbiamo scoperto il nostro nuovo mercato: le fiere di beneficenza, i
mercatini natalizi, le vendite in casa. Basta un banchetto in una tra
le tante esposizioni organizzate da onlus e charities, dalle
parrocchie e dalle case del Popolo.
Quante ne vedete, di donne
allegre, sorridenti e determinate, in piedi dietro il banco dove la
loro creatività è in vendita, in questi giorni alle Fiere di
Natale?
Sono
precarie o disoccupate piene di ingegno, che stanno inventandosi una
vita nuova. Altre sono madri di figli grandi con il tempo
improvvisamente vuoto, oppure avvocatesse, infermiere, impiegate che
da sempre adorano fare cose belle con le loro mani. Tutte sono brave.
È un artigianato al femminile completamente nuovo sul mercato, che
sposa i valori in cui le donne credono. Gli oggetti delle nuove Mani
d’oro sono creati usando materiali di recupero oppure riciclati,
sono ecologici, sono molto colorati, danno grande spazio alla
fantasia. E sono in vendita a un prezzo molto basso, competitivo
rispetto ai prodotti dell’industria, più brutti e più cari e meno
innovativi.
Bijoux di perline cucite sul velluto, borse fatte con
lattine di birra, coprilibri di seta, grembiuli ricavati da
cartelloni pubblicitari, bambole fatte di paglia, magliette vintage
tinte con le foglie, borse fatte con pellicce vecchie reinventate con
la gag del collettino all’uncinetto, quaderni rilegati con antiche
pagine di libri di cucina e di moda. E anche i tradizionali prodotti
della abilità manuale delle donne: lenzuola ricamate, cuscini di
seta con stoffe dipinte a mano, coperte patchwork, porcellane bianche
decorate con disegni inventati, ciabatte da un euro rese preziose da
intarsi di avanzi di stoffe lussuose.
Le
nuove Mani d’oro sono altamente professionali e fanno tutto da sé:
creano, producono, commercializzano. Girano spesso con una borsona da
Mary Poppins, da cui escono infinite meraviglie. E l’industria
comincia ad accorgersi di loro. Qualcuna ha già venduto la sua idea
a chi la produrrà in molti esemplari sotto la sua supervisione.
Tutte hanno trovato una via d’uscita al pessimismo di questi tempi.
Siamo proprio brave,vero?
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