Zajczyk:
“Il concorso fotografico è uno strumento importante per divulgare
una cultura dell’immagine rispettosa dell’immagine femminile”
Le donne come possono conciliare lavoro, cura e
tempo per sé?
Questo il tema scelto quest’anno dal premio
fotografico ‘Lo Sguardo di Giulia’, organizzato dall’associazione
Giulia (Giornaliste Unite Libere Autonome).
Su sedici
fotografe selezionate, donne fra i 17 e i 61 anni, sono tre le donne
premiate:
nella categoria ‘professioniste’ ha vinto Jutka
Csakanyi, una milanese nata a Budapest, per “la rappresentazione
‘teatrale’ e d’impatto felicemente ironica di una donna sulla
quale si appoggia tutta la famiglia”;
nella categoria ‘amatoriali’
ha vinto Elena Albano, medica fisiatra, per “la dimostrazione
plastica di come la conciliazione sia equilibrio, armonico e mai
statico”;
per la categoria ‘under 18’ è stata premiata una
giovanissima studentessa, Silvia Moia, che “è andata dritta al
sodo con un’immagine di cronaca di familiare routine quotidiana ma
ben ‘conciliata’”.
“L’associazione
delle giornaliste Giulia – ha dichiarato la delegata del Sindaco
alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk - ha un ruolo di presidio
fondamentale nell’uso della figura femminile nei media italiani.
Proprio dall’associazione delle Giornaliste Unite Libere Autonome
ieri è stato denunciato l’utilizzo scorretto delle immagini del
ministro Madia da parte della rivista Chi.
Il concorso fotografico è
uno strumento importante per divulgare una cultura dell’immagine
davvero rispettosa delle donne.
Si tratta inoltre di un’operazione
transgenerazionale che ha coinvolto sia ragazze ancora in cerca di un
ruolo professionale, sia signore non più giovani che hanno concluso
la loro attività lavorativa ma continuano a mettersi in gioco”.
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