martedì 21 aprile 2015

Aspettando il 25 aprile.


Mancano pochi giorni al 70esimo anniversario della Liberazione dal fascismo. 
La storia di Noidonne è strettamente connessa con la Resistenza e con le imprese delle tante partigiane dei Gruppi di Difesa della Donna che parteciparono attivamente e in mille modi in varie parti d'Italia

Sul primo numero ufficiale di Noidonne, del luglio 1944, pubblicato a Napoli per iniziativa di Nadia Spano e sotto la direzione di Laura Bracco appariva questo pezzo.

Il nostro compito

Oggi, più che mai, quando sul nostro suolo si combatte una guerra difficile e dura, quando il nostro paese, ancora diviso, non può riprendere un corso normale di vita, a noi, donne, si pongono ogni giorno, problemi tanto più ardui quanto più sono le difficoltà che ci impediscono di risolverli; oggi più che mai sentiamo il bisogno di unire le nostre forze per aiutarci a vicenda.
La guerra ha portato lontano i nostri uomini ed abbiamo dovuto assumere, spesso provvisoriamente, talvolta purtroppo definitivamente, il compito grave di capo famiglia. Quante volte in questo compito, ci è mancato l’aiuto di un consiglio, il conforto di una voce amica. “Noi, Donne” vuole appunto essere per voi questa voce amica, la confidente alla quale in ogni circostanza, triste od allegra, voi vi possiate rivolgere per sentire la parola adatta ed affettuosa che noi, donne, tanto desideriamo.
Questo giornale, che sarà il vostro giornale, si indirizza con uguale interesse all’operaia e alla contadina, alla studentessa o alla sartina, alla donna o alla ragazza di casa. A tutte, esso chiede suggerimenti e notizie; a tutte, esso offre la possibilità di discutere i problemi che, in quanto donne, più particolarmente ci interessano. Esso vuole e deve essere il legame che unisce strettamente tutte le energie femminili che si drizzano oggi per schiacciare l’invasore nazista, per ricostruire un domani libero e felice ove sia concesso alla donna di educare i suoi bambini per un avvenire costruttivo e non per vederli ogni vent’anni gettati alla morte.
“Noi, donne” vi dirà lo sforzo delle nostre sorelle in Italia occupata per raggiungere questo obiettivo, esso vi mostrerà come questa nostra aspirazione ad una vita libera sia comune a tutte le donne, esso vi indicherà con quali mezzi oggi, noi, in Italia liberata, possiamo dare il contributo alla lotta che ha pr posta la felicità e l’avvenire del nostro popolo.
Per vent’anni il fascismo ci ha scartate dalla vita nazionale, mentre disgregava le nostre famiglie, imponendo ai nostri bambini una educazione che noi non volevamo, scatenando una guerra che noi non sentivamo e portando il nostro paese allo sfacelo economico. Noi vogliamo ricostruire la nostra famiglia ed è perciò che siamo direttamente interessate da tutti i problemi della vita nazionale, dalla guerra, dalla ricostruzione economica, dall’epurazione, ecc.. ed alla soluzione di tutti questi problemi, noi vogliamo e possiamo dare un grande contributo.
“Noi, donne” esprimerà questa volontà delle donne italiane e la certezza che esse hanno che il nostro popolo, unendo tutte le sue sane energie, temprato dalla lotta attuale, saprà operare alla rinascita della nostra Italia dalle rovine accumulate da vent’anni dal fascismo.

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