venerdì 31 ottobre 2014

FEMMINISTE 4.0Emma Watson? Jennifer Lawrence? Non sono queste le feministe che stai cercando (Roxane Gay - The Guardian)


Non c'è niente di sbagliato se donne o uomini famosi fanno propaganda al femminismo, ma queste ambasciatrici e questi ambasciatori del "marchio" sono una porta verso il femminismo, non il movimento stesso.
Recentemente, una giovane donna mi ha chiesto come potremmo rendere il femminismo più accessibile agli uomini.
 Le ho detto che non mi importa di rendere il femminismo più accessibile agli uomini.
 In verità, non mi importa di rendere il femminismo più accessibile a nessuno.
Quello che mi interessa è fare in modo che le libertà di cui gli uomini godono liberamente diventino completamente accessibili alle donne, e se gli uomini - o le celebrità - che si proclamano femministi sono diventati il cucchiaino di zucchero per mandare giù la pillola, che sia.
Mi infastidisce, tuttavia, che si sia disposti ad abbracciare il femminismo o i messaggi femministi con più facilità solo quando vengono consegnati nel pacchetto giusto – che spesso include: giovinezza, un particolare tipo di bellezza, la fama e/o l’autoironia.
 Trovo frustrante che l'idea stessa che le donne godano degli stessi diritti inalienabili degli uomini sia così poco attraente da necessitare che la persona che rivendica tali diritti debba incarnare gli stessi standard che noi abbiamo messo in discussione.
 E’ esasperante che ci sia bisogno di ambasciatori del marchio e testimonial per rendere il mondo un luogo più giusto...

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